A 40 anni dall’attentato in cui persero la vita Pio La Torre e Rosario Di Salvo, Rai 3 propone il film documentario Ora tocca a noi storia di Pio La Torre.
Rosario Di Salvo, grande amico del segretario regionale del PCI, era anche il suo autista. Ecco cosa sappiamo di lui e della sua vita privata.
Chi era Rosario Di Salvo?
Rosario Di Salvo è nato il 16 agosto 1946 a Bari e dopo essersi trasferito a Palermo ha sposato nel 1970 Rosa Casanova con la quale ha avuto tre figlie: Laura, Sabrina e Tiziana. Dopo il matrimonio i due emigrano in Germania ma incontrano diverse difficoltà e dopo nemmeno un anno fanno ritorno in Sicilia.
Rientrato in patria si iscrive, insieme a sua moglie, al Partito Comunista nella sezione Noce di Palermo entrando a far parte del sistema tecnico del partito. Conduce una vita frenetica che lo porta a viaggiare moltissimo trascorrendo le giornate al fianco dei capi di
partito.
Instaura un solido rapporto con Achille Occhetto, all’epoca segretario regionale, e alterna il suo impegno politico con il lavoro di contabile presso una cooperativa di agrumi. Ben presto si accorge di non essere portato per quest’ultima professione e lascia la cooperativa dedicandosi totalmente ai viaggi con i compagni del comitato regionale.
Nello stesso periodo Pio La Torre lascia la segreteria nazionale del partito e guida le lotte della sua Sicilia. Nel primo viaggio insieme Pio e Rosario capiscono di avere un’intesa fortissima.
Condivideranno la lotta alla mafia e per una Sicilia migliore impegnandosi a raccogliere un milione di firme per evitare l’installazione dei missili nucleari americani a Comiso. Rosario Di Salvo e Pio La Torre sono coscienti del fatto che le loro battaglie sono molto rischiose e perderanno la vita in un agguato.
Rosario Di Salvo: la morte
Erano le 9:20 del 20 aprile 1982 Rosario Di Salvo guidava la sua Fiat 131 e accanto a lui era seduto Pio La Torre. I due si dirigevano verso la sede del partito, ma, giunti in una strada molto stretta, una moto costrinse di Salvo a fermare il mezzo.
I killer iniziarono a sparare e Pio La Torre perì all’istante, mentre Rosario riuscì a sparare qualche colpo con la sua pistola prima di morire. Il suo sacrificio venne onorato con il conferimento della medaglia d’oro al merito civile, come nobile esempio di coraggio e spirito di servizio.
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Salvatore Cucuzza, Giuseppe Lucchese, Nino Madonia e Giuseppe Greco, esecutori del duplice omicidio, furono condannati all’ergastolo. Nel 1985 venne emessa la condanna all’ergastolo nei confronti di Bernardo Brusca, Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Michele Greco, Nenè Geraci e Francesco Madonia.
Fonte YouTube: Francesco Seggio
