La storia che stiamo per raccontarvi risale al 1975 e vede come protagoniste, a loro malgrado Rosaria Lopez e Donatella Colasanti che vennero rapite, stuprate e torturate fino alla morte della prima. Conosciamo la sua storia.

Rosaria Lopez, una tragica fine sotto gli occhi dell’amica

Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, nel 1975, erano due ragazzine rispettivamente di 19 e 17 anni. Entrambe non facevano parte di famiglie benestanti, ma provenivano dai quartieri popolari della Montagnola. Le due ragazze conoscono in un bar Andrea Ghira, figlio di imprenditori edili di 22 anni, Angelo Izzo, studente di medicina e Guido, di 19 anni studente di architettura. Tutti e tre i ragazzi erano molto vicini agli ideali missini e neofascisti.

I ragazzi che avevano conosciuto le due giovani fanciulle in un bar, le invitano ad una festa che si sarebbe tenuta qualche giorno più tardi. Nella notte tra il 29 e 30 settembre del ’75, le due donne raggiunsero la villa di Ghira che si trovava proprio sul promontorio del Circeo. Tutti insieme cominciarono a chiacchierare e ad ascoltare la musica, ma dopo poco i ragazzi cominciano a fare delle avances a Rosaria e Donatella che però si rifiutano.

Il rifiuto

Il loro No provocò l’ira dei ragazzi. Fu proprio in quel momento che Ghira tira fuori una pistola e comincia a minacciarle. Il dopo è atroce perché vennero seviziate, violentate e insultate non da uno, ma da tutti e tre. Decisero poi di legarle e chiuderle in un bagno della lussuosa dimora, ma dopo che tentarono di scappare rompendo un lavandino, le due ragazze vennero separate.

Dopo aver capito che nemmeno la droga aveva effetto su di loro, la Lopez venne portata al piano di sopra e dopo urla di pianto e di disperazione… il silenzio. Rosaria venne uccisa annegata nella vasca da bagno. Poi fu la volta di Donatella che si finse morta e questo le salvò la vita. I tre ragazzi rinchiusero Donatella e Rosaria nel bagagliaio e si fermarono a Roma per cenare. Fu in quel momento che la Colasanti cominciò ad urlare e a sbattere i pugni sulla macchina.

L’arresto dei ragazzi del massacro del Circeo

La Colasanti riuscì ad attirare l’attenzione dei carabinieri che la liberarono e la portarono in ospedale. Mentre Guido e Izzo vennero arrestati, Ghira riuscì a fuggire. Il processo vero e proprio inizio nell’estate del 1976 e se la famiglia Lopez accetta il risarcimento, la Colasanti decide di proseguire con il processo.

Guido e Izzo vengono condannati all’ergastolo. Guido tenta di evadere finché ci riuscirà e dopo averlo ritrovato viene riportato in Italia e nel 2009 termina la sua condanna. Izzo invece nel 2004 viene rilasciato, ma l’anno successivo fu arrestato nuovamente per un nuovo omicidio.