Chi era Roberta Ragusa: marito, figli, omicidio e cause della morta

Roberta Ragusa è stata uccisa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, aveva solo 45 anni. Ripercorriamo la sua tragica storia.

Chi era Roberta Ragusa

Roberta Ragusa è una donna italiana che è scomparsa misteriosamente nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, a 45 anni. Nonostante le ricerche, il suo corpo non è mai stato ritrovato. La donna viveva a San Giuliano Terme, una cittadina vicino a Pisa, conosciuta per i suoi stabilimenti termali.

Il marito: Antonio Logli

Il marito di Roberta Ragusa, Antonio Logli, è stato condannato a 20 anni di reclusione per omicidio e occultamento di cadavere. Logli, nato nel 1963, è un nativo di Pisa che proviene da una famiglia borghese. Proprietario di un’autoscuola ben conosciuta, Logli ha conosciuto Roberta, un anno più giovane di lui, quando era un ragazzo. I due si erano innamorati rapidamente e dopo anni di fidanzamento, hanno contratto matrimonio. Hanno avuto due figli: Daniele e Alessia.

Nonostante la facciata apparentemente perfetta della loro vita familiare, il loro matrimonio è stato sconvolto quando una giovane di nome Sara Calzolaio è stata assunta nell’autoscuola di Logli.

L’ingresso di Sara Calzolaio

Sara Calzolaio, una donna di 20 anni, è stata assunta nell’autoscuola di Logli. Nonostante la differenza di età, Logli si innamora di Sara. Le sue avances diventano sempre più aperte e insistenti, fino a quando la ragazza cede. La relazione extraconiugale tra Logli e Sara si svolge in clandestinità per 8 anni. Nel frattempo, il rapporto tra Logli e Roberta si deteriora sempre più. Roberta inizialmente ha dei sospetti, che poi diventano certezze. Il tradimento del marito la traumatizza profondamente.

L’omicidio e le indagini

Il 13 gennaio 2012, Roberta scappa da casa vestita solo di una vestaglia rossa, un pigiama e le pantofole. Viene inseguita da un’auto guidata dal marito. Da quel momento, di Roberta non si hanno più notizie. Il giorno successivo, Logli denuncia la scomparsa della moglie ai carabinieri.

Le indagini iniziano immediatamente, con unità specializzate e cinofile che cercano Roberta giorno e notte per due settimane. Tuttavia, della donna non si trova traccia. Nel frattempo, Logli manifesta comportamenti anomali e sospetti: non collabora con le indagini, non fornisce fotografie, sembra quasi distaccato. Non consegna agli inquirenti il giubbotto che indossava la notte della scomparsa di Roberta e impedisce che la sua auto venga esaminata dai cani molecolari, sostenendo che la macchina avesse avuto bisogno di una manutenzione urgente.

I processi per omicidio

I sospetti su Logli portano al suo rinvio a giudizio per omicidio e occultamento di cadavere. Il processo di primo grado si svolge il 21 dicembre 2016, con rito abbreviato. Logli è condannato a 20 anni di reclusione per omicidio volontario e occultamento di cadavere. La sentenza viene confermata in secondo grado e rende definitiva dalla Cassazione il 10 luglio 2021.

Nonostante l’assenza di prove materiali, come il corpo di Roberta o la scena del crimine, la condanna di Logli si basa su una serie di elementi indiziari, tra cui il suo comportamento sospetto e la testimonianza di un testimone che ha assistito alla scena della sua scomparsa. Logli, tuttavia, si è sempre proclamato innocente. Nel frattempo, dopo la scomparsa di Roberta, Sara Calzolaio si trasferisce a casa sua e la relazione con Logli diventa ufficiale. Logli è tuttora in carcere, nonostante i tentativi dei suoi avvocati di ottenere una revisione del processo.