YouTube
Pier Paolo Pasolini è un intellettuale che ha segnato un’epoca. Vicende misteriose, comunque, sono collegate alla sua vita e perfino alla sua morte. E a questo proposito non possiamo fare a meno di citare Pino Pelosi, il cosiddetto Pelosino.
Era così che lo chiamavano a Roma, per il suo aspetto fanciullesco. Pino Pelosi è diventato famoso perché i giornali lo hanno mostrato come l’omicida di Pier Paolo Pasolini. Nel corso del tempo, comunque, le verità si sono molto intrecciate e le questioni si sono fatte più complesse. La morte di Pasolini, quella notte, è diventata uno dei più grandi misteri italiani.
La domanda resta sempre la stessa, ovvero chi è stato il vero assassino di Pier Paolo Pasolini. L’unico colpevole riconosciuto fu Giuseppe Pelosi, nato nel 1959. È stato nominato anche come “Pino la rana”. La stampa, infatti, spesso era solita attribuire dei soprannomi poco piacevoli in quel tempo.
In particolare Pelosi si era “guadagnato” questo nomignolo per il fatto che avesse sempre gli occhi rossi e gonfi, come quelli di una rana. Si diceva che avesse subito anche delle percosse durante gli interrogatori.
Il suo volto non passò inosservato, già da quando, ancora 17enne, i telegiornali lo mostrarono come la persona che aveva ucciso Pier Paolo Pasolini. Si trattava, secondo la stampa locale, di un ragazzino della seconda media, che era solito fare la vita e che avrebbe massacrato il poeta.
La vicenda riguardo alla morte di Pasolini, almeno presumibilmente per mano di Pelosi, rimane ancora un mistero. I due si sarebbero incontrati all’Idroscalo, ma il giovane avrebbe reagito con violenza all’approccio che Pasolini avrebbe avuto nei suoi confronti.
Da qui sarebbe scaturita una violenza inaudita, da cui sarebbe venuto fuori un omicidio colposo. Inevitabilmente viene fuori un altro nome, tirato in ballo dallo stesso Pelosi. Si tratta di quello di un ragazzo suo coetaneo, che già si era reso colpevole di un omicidio qualche tempo prima.
Leggi anche: Chi era Pier Paolo Pasolini: storia vera, moglie, figli, lavoro e cause della morte
Il nome del giovane era Jhonny lo zingaro, all’anagrafe conosciuto come Giuseppe Mastini. Era un figlio di rom analfabeta di etnia sinti, che era cresciuto nei sobborghi romani.
Proprio a Jhonny apparteneva l’anello che sarebbe stato regalato a Pasolini e che sarebbe stato ritrovato successivamente, perché il giovane, la notte dell’omicidio di Pasolini, lo avrebbe perso.
Leggi anche: Chi è Furio Colombo: età, storia, moglie, figli e rapporto con Pier Paolo Pasolini
Quanto c’è di vero anche in questa storia dell’anello? Tutto corrisponde a verità oppure è stato un tentativo di Pelosino di tenere fuori dalla storia il ruolo di Jhonny lo zingaro per la paura di ritorsioni? Anche questa è una delle domande a cui nel tempo non si è riusciti a dare una risposta precisa.
La calistenia conquista sempre più italiani grazie a esercizi a corpo libero, app digitali e…
Torna per la XVI edizione il Premio artistico-letterario "Città di Tramonti - Tagliafierro", dedicato alla memoria di Pietro Tagliafierro,…
Con l’inverno aumentano i rischi di muffe e cattivi odori in casa: il fisico Vincenzo…
Tramonti si prepara a vivere un momento magico: martedì 23 dicembre, a partire dalle ore 17:00,…
Non è un addio qualunque, ma il saluto a una donna che ha attraversato il…
L’esperto Barri Ghai illustra i segnali che potrebbero indicare la presenza di entità paranormali in…