Pietro Mattei era sposato con la contessa Alberica Filo della Torre, che nel 1991 è stata uccisa e per il cui delitto è stato condannato il maggiordomo filippino. Mattei si impegnò nel corso di tantissimi anni per mantenere viva l’attenzione su questo caso di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica e che fu conosciuto meglio come delitto dell’Olgiata.

Infatti per anni questo omicidio rimase senza un colpevole e Pietro Mattei non badò a spese perché si giungesse alla verità. Nel 2007, su iniziativa dello stesso Mattei, sono state riaperte le indagini sull’omicidio della contessa e nel 2011 tutto ciò portò all’arresto di Winston Manuel Reyes, maggiordomo filippino, che è stato condannato a 16 anni di carcere.

Gli iniziali sospetti su Pietro Mattei

La vita di Pietro Mattei è stata dedicata a lungo proprio a cercare di fare chiarezza sull’omicidio della moglie. Per alcuni anni ci furono delle ombre su di lui, anzi inizialmente possiamo dire che fu uno dei principali sospettati. Erano emersi dei pettegolezzi, secondo i quali la contessa volesse divorziare da Mattei, e si pensò di trovare un movente proprio in questi pettegolezzi.

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Ma Pietro Mattei nel corso di lunghi anni ha reagito di fronte a tutti gli attacchi e ha risposto con delle querele nei confronti delle calunnie rivolte verso la moglie. L’uomo ha dovuto difendersi dalle accuse che gli venivano rivolte e allo stesso tempo desiderava scoprire chi fosse il colpevole del delitto, nonostante le varie diffamazioni che provenivano soprattutto dalla stampa.

I media cominciarono anche ad insinuare che la contessa avesse una relazione extraconiugale con il filippino, vero responsabile del delitto. Ma Pietro Mattei comunque aveva un alibi di ferro.

Come Pietro Mattei è riuscito a far incastrare l’assassino della moglie

Pietro Mattei intraprese varie cause che portarono alla condanna di coloro che erano responsabili della sua diffamazione. E tutti i risarcimenti delle battaglie legali furono devoluti in beneficenza. Il giallo del delitto dell’Olgiata durò per quasi 20 anni e passò molto tempo prima che fosse rintracciato il colpevole dell’omicidio.

Proprio per iniziativa di Pietro Mattei, il marito della contessa Alberica Filo della Torre, fu individuato il colpevole nell’ex maggiordomo filippino che poco prima era stato licenziato da casa Mattei. Tra l’altro questo fu possibile per iniziativa di Pietro Mattei, che richiese la riapertura delle indagini nel 2007, portando all’analisi delle tracce del DNA lasciate sul lenzuolo in cui era stata avvolta la testa della contessa morta. Nel 2011 l’ex maggiordomo fu arrestato e fu condannato a 16 anni di carcere.

A suo sfavore c’erano anche delle registrazioni di telefonate con cui il maggiordomo trattava con un ricettatore la vendita di alcuni gioielli che erano spariti dopo il delitto dalla stanza della contessa. Pietro Mattei è morto nel 2020, a 77 anni, a causa di un ictus. Rimangono a tenere alto il nome dei genitori i figli nati dal matrimonio con la contessa, Domitilla e Manfredi.