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Le Mans 66 la grande sfida è un film che vedremo stasera, 19 dicembre, su Rai 1. Si tratta di un lavoro del regista James Mangold e interpretato da Matt Damon e Christian Bale. Racconta della storia automobilistica della Ford e della Ferrari, impegnate rispettivamente a superarsi l’una con l’altra nelle corse.
Il film è tratto da una storia vera e racconta dell’amicizia fra un ex pilota e un altro pilota squattrinato, che è appunto Ken Miles. Nel film compare anche il figlio di Ken, Peter Miles. Scopriamone di più sulla trama del film e su questo personaggio.
Nel 1959 il pilota Carroll Shelby ha raggiunto la vetta del successo dopo aver vinto la 24 Ore di Le Mans. Tuttavia a questa vittoria e a questa notizia splendida fa seguito qualcosa di drammatico, perché Shelby apprende di non poter più gareggiare a causa di alcuni problemi cardiaci.
Quindi si ritira dalle corse e si rimette in gioco come progettista. Viene a questo punto raggiunto dalla Ford, che vuole entrare nelle corse automobilistiche con l’obiettivo finale di battere la Ferrari. A Shelby viene affidato l’incarico di progettare una macchina in grado di poter sostenere le vittorie della Ferrari e in grado di ottenere la vittoria sul circuito di Le Mans.
È proprio l’ex pilota, adesso progettista, che chiede all’azienda di puntare su uno dei suoi meccanici più in vista, il collega Ken Miles. Lui è un pilota squattrinato, accanito padre di famiglia, ma allo stesso tempo è un tipo dai modi bruschi.
Quando si parla di macchine, non vuole assolutamente andare incontro a compromessi. Proprio per questo motivo non saranno poche le difficoltà nell’intraprendere un rapporto sereno con la Ford.
Molto riuscito è il personaggio di Ken Miles all’interno del film. È proprio Ken Miles a far comprendere quanto possa essere frustrante avere dei sogni che diventano delle ossessioni. Per lui il tema dell’automobilismo è qualcosa di ossessionante, che non riesce a cedere nei confronti dell’amore che prova nei confronti della moglie e del figlio.
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Il figlio Peter aveva 14 anni quando suo padre è morto, in seguito ad un incidente mortale a cui lo stesso Peter con la madre assistettero. Peter rimase nell’azienda di famiglia e lavorò nell’officina per 14 anni, prima di passare alla Precision Performance nel 1986.
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Ha lavorato anche come fabbricante e si è occupato della guida degli equipaggi delle corse. Si è sposato con Patricia Montgomery e ha avuto una figlia di nome Jamie, che l’ha fatto diventare nonno di due nipotini. Adesso vive in California e gestisce la collezione di auto di Chip Connor, noto miliardario.
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