Paolo Panelli è stato un attore e comico molto amato e conosciutissimo. Scopriamo e ripercorriamo i momenti più importanti della sua vita.
Paolo Panelli dopo aver conseguito il diploma presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, Panelli mosse i primi passi nel mondo del teatro di rivista, debuttando nel 1946 con “Il giardino dei ciliegi”. Dal 1946 al 1951, ha recitato al Teatro Piccolo di Roma, ma con il tempo ha iniziato a dedicarsi alla radio e alla televisione, mezzi che gli hanno dato una notorietà nazionale.
Nel mondo televisivo, Panelli ha raggiunto il successo grazie a commedie musicali come “Buonanotte Bettina”, “L’adorabile Giulio” e “Un trapezio per Lisistrata”. Nel 1959, per la sua eccezionale conduzione di Canzonissima assieme a Delia Scala e Nino Manfredi, vinse il prestigioso Microfono d’argento.
Ma la televisione non fu l’unico mezzo in cui Panelli brillò. Trasmissioni radiofoniche come “Gran varietà” mostrarono il suo talento comico e la sua capacità di interpretare personaggi indimenticabili, riflettendo la romanità e i vizi dell’italiano medio.
Una delle collaborazioni più iconiche nella carriera di Panelli è stata con la moglie Bice Valori. La coppia, sposatasi nel 1952, ha lavorato insieme in innumerevoli trasmissioni televisive, diventando sinonimo di intrattenimento di qualità. Da “Pep – Piccola Enciclopedia Panelli” a “Ma che sera”, la loro sinergia sullo schermo ha creato momenti memorabili per il pubblico italiano.
Oltre al teatro e alla televisione, Paolo Panelli ha dimostrato il suo talento anche nel cinema, partecipando a film come “Noi duri“, “L’assassino” e “Il conte Tacchia“. La sua versatilità come attore è stata evidente anche in ruoli drammatici come in “Rinaldo in campo” e la sua partecipazione al film “Parenti serpenti”. Quest’ultimo, in particolare, ha messo in evidenza la profondità e la gamma delle sue abilità attoriali.
Paolo Panelli ci ha lasciati il 19 maggio 1997 a causa di un edema polmonare, all’età di 71 anni. I funerali, celebrati nella chiesa di Santa Maria Regina Apostolorum a Prati, hanno visto la presenza di molti amici e colleghi del cinema e del teatro, a testimonianza dell’immensa stima e affetto che tutti nutrivano per lui.
A seguito della sua scomparsa, Gigi Proietti, collega e amico, ha scritto un toccante sonetto in sua memoria, intitolato “In morte di Paolo Panelli”, sottolineando ulteriormente l’importanza e l’impatto di Panelli nel mondo dello spettacolo italiano.
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