Paolo Borsellino è stato uno dei più grandi magistrati italiani, il cui anniversario di morte ricorrerà tra qualche giorno.
Per commemorare questo evento di grande valenza storica, Canale 5 ha deciso di trasmettere un film in memoria di uno dei più grandi giudici di tutti i tempi. Ripercorriamo insieme la vita e l’attentato di Paolo Borsellino.
Chi era Paolo Borsellino?
Paolo Borsellino è nato a Palermo nel gennaio del 1944 ed è stato un magistrato che ha passato gran parte della sua vita a combattere contro la mafia.
Sin dalla giovane età dimostrò un innato senso per la conoscenza e il giornalismo, anche se poi deciderà di studiare giurisprudenza alla facoltà di Palermo.
Nel 1963 l’uomo partecipò ad una graduatoria per diventare magistrato italiano e ottenne un voto piuttosto alto. Divenne poi pretore e riuscì a lavorare presso il Tribunale di Palermo, occupandosi di questioni politiche molto importanti.
È proprio in questa occasione che iniziò a combattere la mafia, indagando su questioni che portarono alla morte molti altri magistrati, fra cui il capitano Basile.
La sua figura è spesso ricollegata al collega Giovanni Falcone che, proprio come lui, combattè contro la mafia e venne ucciso qualche tempo prima.
Quest’ultimo perse la vita nell’attentato di Capaci, una strage che avvenne 57 giorni prima l’uccisione di Borsellino in via D’Amelio. Il 25 giugno 1992 Borsellino tenne un discorso nel quale dichiarava come Giovanni Falcone fosse a conoscenza di come la lotta alla mafia l’avrebbe ucciso prima o poi.
Nonostante questo non si è mai arreso e ha continuato a portare avanti le proprie idee a testa alta. Proprio per questo motivo Falcone pronunciò la frase “chi ha paura muore due volte, chi non c’è l’ha una volta sola”
La morte di Paolo Borsellino
Più precisamente, il 19 luglio 1992, Paolo Borsellino si recò a casa della madre in via D’Amelio. Pochi minuti prima delle 17, una Fiat 126 parcheggiata nei pressi di quella abitazione esplose, in quanto imbottita di tritolo.
Leggi anche: Il ricchissimo mantenimento di Marta Fascina la compagna di Silvio Berlusconi: cifre da capogiro
Fu proprio in questa occasione che Paolo Borsellino perse la vita, ma non fu il solo a pagare le conseguenze di questa strage. A morire furono 8nfatti anche cinque agenti della sua scorta tra cui Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli ed Emanuela Loi.
Leggi anche: Francesco Totti, arriva il primo regalo per la nuova compagna Noemi: Ilary reagisce malissimo
L’unico a sopravvivere fu Antonino Vullo, poiché era intento a parcheggiare la macchina qualche km qualche metro più avanti. Per il giudice non ci fu nulla da fare e il suo funerale venne celebrato il 24 luglio.
Ancora oggi la figura di Paolo Borsellino rappresenta un’icona per l’Italia, un esempio di come non ci si debba tirare indietro laddove si sia convinta dei propri ideali. L’uomo ha inoltre ottenuto la medaglia d’oro al Valor Civile un mese dopo la sua morte.