Pablo Escobar era il re del narcotraffico di cocaina ed è considerato come uno dei criminali più pericolosi e famosi di sempre. Oltre a ciò è stato uno degli uomini più ricchi al mondo. Scopriamo insieme la sua vera storia.
Pablo Escobar, chi era il boss del narcotraffico
Il suo nome per intero era Pablo Emilio Escobar Gaviria e aveva origini molto umili. Nasce nel 1949, più precisamente l’1 di dicembre nella città conosciuta come la Cuna de la Democracia, a Rionegro. Città considerata come la città principale del periodo della battaglia per l’indipendenza di Cuba.
Era il terzo figlio di sette fratelli del contadino Abel de Jesus Escobar e della maestra Hermilda Gaviria. Pablo iniziò a frequentare la liceo insieme a suo cugino Gustavo che in futuro divenne il suo braccio destro. Già in quegli anni aveva un certo fiuto per gli affari tanto da vendere gli esami e prestava il denaro in cambio di ingenti interessi.
Terminato le scuole superiori, il giovane Escobar iniziò a studiare presso l’università di Economia, ma non terminò mai gli studi. Il suo ripiego infatti fu la carriera criminale che ebbe origini già durante l’adolescenza.
Era infatti il protagonista di numerosi furti e truffe. Inizia con rubare delle biciclette passando poi alla rivendita delle lapidi prese dai cimiteri una volta eliminato con accuratezza le iscrizioni. Passa poi al furto di auto e al contrabbando di elettrodomestici.
Nel 1974 venne arrestato perché colto in flagrante a rubare un’auto e nel carcere di Ladera incontra un contrabbandiere che lo condusse nel traffico di cocaina. Nel 1975, fuori dal carcere, insieme a suo cugino Gustavo inizia a commerciare la droga inserendosi nei canali della marijuana. Il bisiness si rivelò sin da subito proficuo.
Il sostegno del popolo
Nel 1976 fondò insieme ad altri alleati il Cartello di Medellin e arrivò a controllare l’80% della produzione a livello mondiale di cocaina. Due anni dopo acquista una tenuta a cui diede il nome di Hacienda Napoles che divenne il suo quartier generale.
Escobar era molto intelligente tanto che ricercava costantemente il sostegno della gente per evitare le persecuzioni da parte delle autorità. Il suo popolo non lo ha mai tradito, anzi, a volte era il primo a coprirlo. Chiaramente Pablo Escobar non era solo questo.
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Infatti, nella sua vita una delle protagoniste era la violenza. Secondo alcuni dati fece uccidere circa 4 mila persone nell’arco di vent’anni. Il suo patrimonio, secondo alcune stime, risaliva a circa 30 miliardi di dollari.
L’arresto e la morte di Pablo Escobar
Pablo Escobar si consegna alla giustizia il 19 giugno del 1991 a seguito di una luna trattativa. In questo modo ha evitato l’estradizione negli Stati Uniti. Dopo essere stato portato in un “carcere” scelto e isutuito da lui, la Catedral, Escobar venne condotto in un carcere ordinario nel 1992. Da qui riuscì ad evadere.
Tuttavia, la sua fuga dura più di un anno e fu fermato il 2 dicembre del 1993 dal Bloque de Busqueda. Nonostante tentò di nuovo la fuga, Pablo Escobar venne ucciso con colpi di arma da fuoco. Insieme a lui c’era anche la sua guardia del corpo.
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Dopo la sua morte il Cartello di Medellin non visse a lungo e in breve tempo si frammentò. Il mercato della droga invece passò nella mani del Cartello di Calì.