Tommaso Buscetta è una figura primaria nel panorama della mafia italiana. E’ stato conosciuto anche come “Il Boss dei due mondi“, la sua vita tra crimine, pentimento e testimonianza ha segnato la storia contemporanea della lotta alla mafia.
Gli inizi di Buscetta nella Cosa Nostra
Nato a Palermo il 13 luglio 1928, ultimo di 17 figli, Buscetta ha iniziato la sua vita criminale in giovane età. Le sue attività illegali nel mercato nero sono cominciate in adolescenza. Presto soprannominato Don Masino, è stato ufficialmente affiliato a Cosa Nostra nel 1945. Divenuto un killer e più volte arrestato per spaccio di droga e contrabbando di sigarette, Buscetta viaggiava frequentemente in Sud America.
Buscetta, il Boss dei due mondi
All’inizio degli anni ’80, Buscetta si trasferì in Brasile per curare gli interessi di Cosa Nostra nel traffico di droga. Lontano dalla faida siciliana tra Totò Riina e Stefano Bontade, Buscetta perse alcune protezioni e fu arrestato dalla polizia, che lo rimpatriò in Italia nel 1984. Durante la sua assenza, Riina ordinò l’uccisione di 11 parenti di Buscetta, tra cui due dei suoi figli.
Il passaggio alla collaborazione con la giustizia
L’incontro decisivo della vita di Buscetta avvenne con il giudice Giovanni Falcone, che lo spinse a collaborare con la giustizia. Buscetta e Salvatore Contorno, braccio destro di Bontade, divennero i principali testimoni del Maxi-processo del 1986. Fu in questo momento che Buscetta si trovò faccia a faccia con alcuni dei suoi ex compagni, guadagnandosi l’appellativo di “Il Traditore” per eccellenza.
La vita negli Stati Uniti e la testimonianza nel processo Andreotti
Dopo il Maxi-processo, Buscetta fu trasferito negli Stati Uniti sotto protezione e con un falso nome. Tornò in Italia dopo l’omicidio di Falcone per testimoniare nel processo contro Giulio Andreotti. In questa occasione, l’avvocato Coppi riuscì a metterlo in difficoltà, utilizzando il controverso passato di Don Masino. Dopo il processo, Buscetta tornò negli Stati Uniti.
Gli ultimi anni e la morte di Buscetta
Tommaso Buscetta trascorse gli ultimi anni della sua vita negli Stati Uniti, dove morì il 2 aprile 2000 a causa di un cancro. La sua storia, che unisce una vita dedicata al crimine a una decisione di pentimento e collaborazione con la giustizia, ha fatto di lui una figura emblematica nella lotta alla mafia in Italia.