Matthias Schepp è un nome che ricorda una tragica vicenda familiare, la scomparsa delle gemelline Alessia Vera Schepp e Livia Clara Schepp, che a soli sei anni sono state rapite dal loro stesso padre. Questo è il racconto della sua storia, dalla vita familiare alla tragica fine.

Vita familiare di Matthias Schepp e la scomparsa delle sue figlie

Matthias Schepp, un ingegnere svizzero, visse con le sue figlie gemelle Alessia e Livia a Saint-Sulpice, un sobborgo di Losanna, in Svizzera. Separato dalla moglie Irina Lucidi, Matthias abitava vicino alla casa dove vivevano le bambine e la loro madre. Il 30 gennaio, Matthias prese le bambine per un fine settimana, come al solito, ma da quel momento in poi, scomparvero senza lasciare traccia. Nessuno le ha più viste in vita.

Il viaggio di Matthias Schepp e la sua morte

Dopo la scomparsa delle bambine, Matthias attraversò la frontiera con la Francia il 30 gennaio, per poi recarsi a Marsiglia il giorno successivo. Qui, ritirò una grossa somma di denaro da diversi sportelli bancari e acquistò tre biglietti per il traghetto Marsiglia-Propriano, in Corsica. Non ci sono notizie sulle sue attività nei due giorni successivi. Tuttavia, il 3 febbraio, si sa che era in Italia, a Vietri sul Mare (Salerno). Quella stessa notte, Matthias si tolse la vita lanciandosi sotto un treno Eurostar a Cerignola (Foggia). Il suo corpo fu trovato vicino alla stazione ferroviaria, dove la sua Audi A6 era parcheggiata.

Il destino delle gemelline Alessia e Livia

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In una lettera inviata alla sua ex moglie Irina, Matthias scrisse: “Le ho uccise… le bambine riposano in pace, non hanno sofferto. Non le rivedrai più“. Nonostante questa ammissione, non sono mai stati ritrovati i corpi delle gemelline. Inoltre, non sono stati trovati indizi sulla loro sorte nella casa di Saint-Sulpice, dove avevano soggiornato con Matthias l’ultimo fine settimana prima di scomparire. Una piccola traccia di sangue fu trovata nella sua Audi, ma la quantità era troppo scarsa per eseguire un esame tossicologico.

La speranza di Irina Lucidi

Nonostante le parole disperate di Matthias nella sua ultima lettera, Irina Lucidi continua a sperare che le sue figlie siano ancora vive. Supportata dalla fondazione Missing Children Switzerland, Irina continua a cercare le sue bambine, mantenendo viva la speranza di poterle riabbracciare un giorno.