Mario Vanni è stato coinvolto nelle indagini per quello che fu definito il Mostro di Firenze, otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985.

A lui e all’intera vicenda è stato dedicato un documentario che si intitola Il Mostro di Firenze: Quel silenzio che non tace – Bugie e verità.

Andiamo a scoprire la terribile storia che l’ha visto coinvolto.

Mostro di Firenze: documentario

Argomento della docuserie i delitti del Mostro di Firenze, otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985, 16 vittime innocenti.

I fatti avvenuti nella provincia toscana ma che hanno terrorizzato il Paese e sconvolto i suoi equilibri sociali; scrivendo una delle pagine più buie e complesse della storia criminale contemporanea italiana.

Nessun fatto di cronaca nera ha spaventato tanto le famiglie italiane come i delitti del Mostro di Firenze.

Una storia potente ed oscura che ha riempito trasmissioni tv e pagine di giornali diventando il primo caso criminale ad inaugurare la spettacolarizzazione mediatica della giustizia nel nostro Paese.

Le sentenze in tre differenti gradi di giudizio hanno stabilito che quello di Firenze è un mostro a tre teste: quelle di Pacciani, Vanni e Lotti.

Oggi, ad oltre 50 anni dal primo omicidio, la docuserie si pone queste domande e ripercorre le vicende legate al Mostro di Firenze.

Il processo Pacciani e quello ai “Compagni di merende”, attraverso le testimonianze dei protagonisti e le preziose immagini di repertorio che raccontano un’epoca.

Chi era Mario Vanni

Sulla presunta innocenza di Mario Vanni si è discusso molto, sia in televisione che sui giornali.

Si arrivò alla conclusione che Mario Vanni apparteneva proprio alla banda di cui facevano parte anche Fernando Pucci e Giancarlo Lotti, tutti autori delle aggressioni alle coppie di fidanzati, omicidi che sfociavano anche in atti di mutilazione nei confronti delle donne.

Il 12 aprile del 2009 fu ricoverato presso l’ospedale di Ponte a Niccheri, morì il giorno dopo.