Mario Carotenuto è stato un artista amatissimo e molto conosciuto e apprezzato. Ripercorriamo i momenti più importanti della sua vita.
Mario Carotenuto discendeva da una famiglia con profonde radici nel mondo dello spettacolo. Figlio di Nello Carotenuto, noto attore del cinema muto, e Corinna Santarnecchi, aveva un fratello, Memmo, che seguì anch’esso la passione per la recitazione.
Carotenuto mosse i primi passi nel mondo del teatro da bambino, debuttando all’età di soli otto anni al Teatro Costanzi di Roma. Sebbene avesse iniziato la sua carriera da bambino, seguì carriere diverse prima di tornare alla recitazione. Solo negli anni ’40 iniziò ufficialmente la sua carriera di attore radiofonico. Durante la seconda guerra mondiale, fece parte di una compagnia teatrale legata al reparto propaganda militare. Più tardi si dedicò al teatro di rivista e nel 1953 fondò la sua compagnia.
Tra le sue interpretazioni di spicco, quella di Peachum in “L’opera da tre soldi” di Brecht, sotto la regia di Giorgio Strehler, gli fruttò il Premio San Genesio nel 1956 come miglior caratterizzazione maschile. Ha avuto ruoli importanti in opere di Shakespeare, Pirandello, Molière e nelle commedie musicali di Garinei e Giovannini tra gli anni ’50 e ’80.
Nel 1951, Carotenuto presentò il programma radiofonico “Rosso e nero”, affiancato da celebri attori e cantanti del tempo come Tino Scotti, Franca Valeri, Alberto Sordi e Teddy Reno.
La sua carriera cinematografica iniziò nel 1950 e in poco tempo, Carotenuto divenne uno dei volti più riconoscibili del cinema italiano. Partecipò a oltre cento film, tra cui la commedia all’italiana, film d’autore, commedie sexy e musicarelli. Collaborò con registi del calibro di Alberto Lattuada e Dino Risi e condivise il set con leggende del cinema come Totò e Alberto Sordi.
Oltre alle sue apparizioni in film leggeri e commedie, Carotenuto mostrò anche la sua versatilità in ruoli drammatici. La sua interpretazione in “Lo scopone scientifico” gli valse un Nastro d’argento come miglior attore non protagonista nel 1972.
Nel 1953, Mario Carotenuto sposò l’attrice e ballerina Luisa Poselli e da questa unione nacque una figlia, Claretta, destinata a diventare attrice e regista. La coppia si separò nel 1964 e divorziò ufficialmente nel 1974. Successivamente, Carotenuto sposò Gabriella Cottignoli.
Mario Carotenuto morì il 14 aprile 1995 all’Aurelia Hospital di Roma a causa di un cancro. La sua scomparsa fu un duro colpo per il mondo dello spettacolo italiano. Dopo il suo funerale, celebrato nella basilica di Santa Maria del Popolo, la sua salma fu trasferita nel cimitero di Grottammare, città di origine della sua seconda moglie.
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