Mara Cagol è stata una persona molto importante per le Brigate Rosse. Pare infatti che la donna abbia contribuito alla fondazione del gruppo che, nel corso della storia, si è fatta distinguere più volte. Scopriamo quindi qualche dettaglio in più sulla vita di questa donna e sul suo arresto.
Chi era Mara Cagol?
Mara Cagol, il cui vero nome era Margherita, nacque a Trento nel 1945. La sua era una famiglia molto rinomata nel suo piccolo comune e questo le ha permesso di crescere con dei solidi principi. Si diploma poi al conservatorio, dimostrandosi particolarmente preparata per quanto riguarda l’utilizzo della chitarra classica.
Decide poi di frequentare la facoltà di Scienze Sociali ed è qui che conosce colui che poi diventerà suo marito, ovvero Renato Curcio. I due si conoscono in quanto entrambi aderiscono al Movimento studentesco e hanno idee politiche davvero molto simili. Dopo qualche anno Mara riesce a laurearsi presentando una tesi su Marx e nello stesso anno si sposerà con Curcio.
Nel 1970, Mara Cagol, Renato Curcio e Alberto Fraceschini decidono di unirsi in virtù di un progetto più grande, quello che al mondo verrà presentato come la fazione delle Brigate Rosse. Lei è stata un punto di riferimento per questo nuovo movimento, tanto che il marito ha più volte parlato di come Mara fosse affezionata alle sorti del partito molto più di lui.
Mara Cagol: arresto e ultimi anni
In realtà Mara Cagol non fu mai arrestata, in quanto l’unico del gruppo ad essere catturato e arrestato fu proprio suo marito. Lei e gli altri membri della sua squadra infatti, si misero all’opera per preparare un piano che permettesse l’evasione dello stesso, ma questo non è mai andato in porto.
La donna è venuta a mancare nel 1975 a seguito di una combutta nella quale lei, Curcio e Moretti avevano deciso di rapire alcune persone per racimolare qualche soldo. L’obiettivo era Vittorio Vallarino Gancia, un ricco imprenditore che aveva sicuramente molto da offrire ai sequestratori.
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I carabinieri si recarono sul posto dove venne organizzata loro un’imboscata: qui molti ufficiali vengono feriti gravemente. I carabinieri in un primo momento avevano deciso di simulare una sorta di resa nei confronti dell’aggressore, ma sul più bello hanno aperto il fuoco e tra le vittime compare proprio la Cagol.
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La donna è stata colpita da molti colpi di pistola ed è morta a seguito di alcune ferite sulle quali sarebbe stato impossibile intervenire. Ovviamente questa notizia è giunta subito ai membri delle Brigate Rosse che hanno quindi deciso di rendere omaggio alla loro colonna portante a seguito della sua morte improvvisa.
Fonte: ACCASFILM