Joseph Joffo era uno scrittore nato a Parigi il 2 aprile del 1931. L’uomo è noto soprattutto per il racconto della sua infanzia e dei suoi ricordi in un romanzo che nel tempo è diventato molto famoso. Si tratta di Un sacchetto di biglie, dal quale è stata tratta anche una produzione cinematografica e che è stato tradotto in molte lingue.
La storia di Joseph Joffo è quella che parte da un’infanzia trascorsa in un quartiere popolare della capitale della Francia. Non amava molto studiare, ma trascorreva il suo tempo impegnato nei giochi. Scopriamo di più sulla vera storia dello scrittore Joseph Joffo.
L’infanzia di Joseph Joffo
La storia raccontata nel romanzo e nel film Un sacchetto di biglie è quella di una famiglia che cerca di sfuggire alla deportazione. La vita di Joseph e della sua famiglia si svolge, infatti, anche nel periodo in cui Parigi è occupata dai tedeschi.
In quel periodo, quando Joseph era un bambino, si ritrova a vivere l’esperienza dell’Olocausto. Proprio per ciò che stava succedendo, i componenti della famiglia decisero di disperdersi, in modo da evitare di essere fatti prigionieri.
Il padre di Joseph diede proprio a lui e al fratello Maurice una somma corrispondente a 20.000 franchi, oltre a tutte le indicazioni, in modo che i due bambini potessero andare a Nizza. Il percorso poteva essere effettuato a piedi, ma anche in treno o in autobus.
L’obiettivo era quello di permettere ai bambini di raggiungere il sud del Paese e in particolare Nizza, che era occupata da italiani e non dai nazisti. In questo modo i due bambini avrebbero potuto ricongiungersi con i fratelli.
All’Hotel Excelsior verranno arrestati, in un percorso fatto di tanti ostacoli e di tante preoccupazioni. Riescono a salvarsi grazie ad un prete, che fornisce dei certificati di battesimo. In seguito alla guerra, la famiglia avrà l’occasione di ritrovarsi, ma mancava il padre. Quest’ultimo, infatti, è stato fatto prigioniero nel campo di concentramento di Auschwitz e poi è stato ucciso.
La vita di Joseph a Parigi e il romanzo
Joseph decise di svolgere il lavoro di parrucchiere, nel corso della sua vita a Parigi. Si è, infatti, occupato dell’attività portata avanti dal padre, aprendo diversi negozi nella capitale insieme ai fratelli.
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Poi, anche a causa di uno stop per un incidente sportivo, ha deciso di scrivere in un libro ciò di cui è stato protagonista, la sua storia e i suoi ricordi di quando era un bambino. Proprio da tutto questo è nato il romanzo dal titolo Un sacchetto di biglie.
Da questo lavoro è nato un primo film per il cinema, del 1975, con la direzione di Jacques Doillon. Successivamente, nel 2017, è stato realizzato un altro film per il grande schermo, diretto questa volta da Christian Duguay.
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Lo scrittore, che aveva tre figli, è scomparso a Saint Laurent du Var, in Francia, quando aveva 87 anni, nel dicembre del 2018.