La moglie di Pio La Torre si chiamava Giuseppina Zacco. È nata a Palermo il 25 ottobre del 1927 ed è morta a Roma il 30 settembre del 2009. Lei è stata un’attivista ed è stata anche dirigente del Partito Comunista Italiano.

È conosciuta soprattutto per l’attività svolta contro la criminalità organizzata. Ricordiamo che Pio La Torre è stato ucciso, dopo un’intensa attività politica volta al contrasto della mafia, il 30 aprile del 1982. Il 12 gennaio 2007 la Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha condannato quelli che sono stati definiti gli autori materiali dell’omicidio.

La biografia di Giuseppina Zacco

Giuseppina Zacco è nata in una famiglia della nobiltà palermitana. Il padre si chiamava Francesco Zacco ed era un ufficiale medico dell’esercito. La madre, invece, si chiamava Carmela Vullo e faceva parte di un’antica famiglia del capoluogo siciliano.

Giuseppina desiderava impegnarsi e dare il proprio contributo in un contesto sociale che stava dimenticando la guerra e il fascismo. Nell’ottobre del 1948 la Zacco si è iscritta al Partito Comunista. Per una ragazza di buona famiglia certo è stata una decisione che ha lasciato il segno.

Quando si è recata alla federazione del PCI per fare l’iscrizione è stata accolta da Pio La Torre. I due si sono conosciuti in questo modo e la stessa Giuseppina rimase molto colpita dall’uomo che sarebbe diventato suo marito. Si sposarono il 29 ottobre del 1949.

La coppia aveva poco tempo da condividere, anche perché subito dopo il matrimonio i due sono stati costretti a rientrare a Palermo per preparare l’occupazione delle terre in risposta a quella che è nota come strage di Melissa, un comune della Calabria. Ne seguirono diversi scioperi e occupazioni di terre incolte. In quei mesi Giuseppina si impegnò insieme al marito in una serie di azioni che ebbero delle significative conseguenze, sia a livello sociale che politico.

L’impegno politico di Giuseppina Zacco

La Zacco aveva molte capacità organizzative e in poco tempo divenne dirigente comunista. Si occupò lei stessa della stesura della riforma agraria, lottando insieme ai contadini e mettendo in campo azioni di propaganda.

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Mentre Pio La Torre era in carcere, è nato il figlio dei due, Filippo, il loro primogenito. Quest’ultimo fu portato da un secondino avvolto in fasce dal padre in carcere.

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Giuseppina e Pio La Torre furono protagonisti delle battaglie civili e politiche, condividendo una serie di ideali molto importanti. Dopo la morte del marito, la Zacco si chiuse prima nel silenzio. Successivamente nel 1991 si è candidata come deputata all’Assemblea Regionale Siciliana, nella lista del PDS nel collegio di Palermo, per poi dimettersi nel 1995.