Il 14 febbraio di un anno fa moriva il sedicenne Giuseppe Lenoci, vittima di un incidente stradale mentre stava facendo uno stage con la scuola. In occasione della ricorrenza, il paese in cui viveva ha organizzato una fiaccolata per ricordarlo. Ma chi era il giovane ragazzo e cosa gli successe?
Per capire cosa accadde quel giorno, doppiamo tornare al 14 di febbraio dello scorso anno. Giuseppe era un giovane ragazzo di soli 16 anni che frequentava l’istituto di termoidraulica del Fermano. Il suo percorso di studi stava andando bene e in quel periodo, per gli studenti, era previsto uno stage che consente di mettere in pratica ciò che hanno studiato fino a quel momento.
Una grande opportunità per tutti quei ragazzi che desiderano entrare nel mondo del lavoro e Giuseppe era stato collocato presso un’azienda locale. Era un lunedì e insieme al collega titolare del posto di lavoro, dovevano andare a riparare una caldaia a circa 70 chilometri dalla sede. Così, lui e il collega si mettono in marcia sul furgone quando ad un certo punto sbanda e termina la corsa contro un albero.
Per Giuseppe non c’è nulla da fare e muore sul colpo anche perché l’impatto è avvenuto dal lato del passeggero, mentre il conducente è stato sbalzato fuori dall’abitacolo e si è salvato nonostante abbia riportato delle ferite. In un secondo momento, il conducente dirà di aver fatto una manovra brusca per evitare un impatto frontale con un veicolo che veniva nel senso opposto di marcia.
A guidare il furgone era un 38enne che svolge questo mestiere da molti anni. Con sé aveva la responsabilità di un giovane studente che voleva solo apprendere le arti del mestiere, ma quel giorno è andato incontro alla morte. Il conducente è stato sottoposto a tutte le analisi del caso ed è risultato negativo sia agli stupefacenti che all’alcool. Una volta ripreso non si è più dato pace per quello che è accaduto e ha scritto una lunga lettera di scuse alla famiglia.
D’altra parte, quest’ultima si ritrova immersa a tanti perché. Si sono chiesti anche se era necessaria una trasferta così lontana per riparare una caldaia durante la fase di uno stage scolastico. Sono state condotte le varie indagini soprattutto sulla correttezza delle procedure fra scuola e ditta per capire se era tutto regolare e previsto.
Certe morti non dovrebbero avvenire e questo è il caso di Giuseppe Lenoci che ha perso la vita a febbraio di un anno fa durante uno stage previsto dalla scuola. La procura di Ancona ha terminato le indagini che ha messo sotto i riflettori solamente il 38enne alla guida del furgone.
Quel giorno, quest’ultimo ha deciso di portare con sé in trasferta Giuseppe e farsi aiutare da lui per la riparazione di una caldaia. Purtroppo, a seguito di un incidente stradale a bordo del furgone, Giuseppe muore sul colpo. L’unico ad essere indagato è proprio il conducente che ora dovrà rispondere dell’accusa di omicidio stradale.
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