Giuseppe Greco era chiamato Scarpuzzedda o anche Pino. È nato a Palermo il 4 gennaio del 1952 ed è morto a Bagheria, in provincia di Palermo, nel settembre del 1985. È stato legato all’omicidio di Pio La Torre, noto sindacalista e politico italiano.

Infatti nel 2007 la Corte d’Assise d’Appello di Palermo lo ha definito fra gli autori materiali dell’uccisione di La Torre. Ma scopriamone di più sulla biografia di Giuseppe Greco.

La biografia di Giuseppe Greco

Giuseppe Greco è nato a Ciaculli, una frazione di Palermo. Nonostante siano accomunati dallo stesso nome, tuttavia questo esponente della criminalità organizzata siciliana non aveva rapporti di parentela con il boss Salvatore Greco e l’altro boss Michele Greco.

Il padre Nicola veniva soprannominato Scarpa, quindi Giuseppe ha preso il nome di Scarpuzzedda. Non sappiamo esattamente quando ha cominciato ad unirsi alle famiglie di Ciaculli.

Giuseppe Greco è stato coinvolto in diversi omicidi. Gli sono stati attribuiti, infatti, 76 omicidi, tra i quali anche quello del magistrato Rocco Chinnici e, oltre a Pio La Torre, anche il generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa.

L’omicidio di Pio La Torre

Pio La Torre è un nome strettamente collegato all’attività criminale di Giuseppe Greco. Si tratta di un sindacalista e di un politico italiano che ha iniziato il suo impegno civile e politico con l’iscrizione al Partito Comunista.

Pio La Torre ha partecipato alle lotte contadine per affermare i diritti dei braccianti. Ha passato anche un periodo in carcere a cavallo fra il 1950 e il 1951. Il suo impegno politico è stato molto lungo, visto che da segretario regionale della CGIL e del PCI è stato eletto all’Assemblea Regionale Siciliana.

Poi è arrivato alla Camera dei Deputati nel 1972. In questa sua attività politica ha svolto il suo impegno nel lavoro della presentazione di una proposta di legge che aveva come obiettivo l’inserimento del reato di associazione mafiosa nel Codice Penale.

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La proposta di legge di Pio La Torre prevedeva la confisca dei beni riconducibili alle attività illecite compiute. La proposta è stata poi approvata ed è nota come la legge Rognoni-La Torre, legge del 13 dicembre numero 646 del 1982.

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Pio La Torre è stato ucciso il 30 aprile del 1982 mentre si trovava insieme a Rosario Di Salvo in auto. I due stavano raggiungendo la sede del partito. L’omicidio avvenne in via Turba, di fronte alla Caserma Sole, quando la Fiat 132 su cui viaggiava il sindacalista è stata affiancata da due moto con a bordo alcuni uomini che, indossando un casco, spararono decine di colpi.