Una pagina di cronaca nera che ha mostra, purtroppo, ancora una volta, il lato malsano di Napoli. Un giovanissimo, amante dell’arte, è stato ucciso per “niente”. La lite per un motorino parcheggiato male, ed in un attimo tutto è diventato buio. Una pallottola sotto gli occhi della fidanzata, Giovanbattista Cutolo, perde la vita. Diamo uno sguardo alla sua storia e cosa successe quella notte a Piazza Municipio.
Giovanbattista Cutolo, un giovane di soli 24 anni originario di Mugnano, nell’area nord della città metropolitana di Napoli, aveva un futuro radioso davanti a sé. Un talentuoso musicista e un membro apprezzato dell’Orchestra Scarlatti Camera Young diretta da Gaetano Russo.
La tranquillità di una notte nel cuore di Napoli è stata spezzata da un atto di violenza senza senso che ha portato alla morte prematura di Cutolo, andati lì per festeggiare il compleanno di un amico. L’orrore si è consumato in Piazza Municipio, una zona centrale della città vicina alla sede del Comune e alla Questura di Napoli.
La tragedia è avvenuta sotto gli occhi della fidanzata, che ha assistito impotente mentre la lite tra il giovane musicista e il suo assassino mentre il tutto si trasformava in una violenza inaudita.
L’autore di questo omicidio senza pietà è un ragazzo di soli 16 anni, il cui nome non è stato rivelato in quanto minorenne. Con un passato legale tumultuoso, aveva affrontato un’accusa di tentato omicidio quando aveva appena 14 anni, ma era stato rilasciato senza essere incriminato a causa della sua giovane età.
Complice una situazione familiare di degrado ed instabilità che avrebbe spinto e incoraggiato il ragazzo minorenne ad atti tragici. Infatti il padre, in passato, ha collezionato diverse condanne penali. Questo contesto malsano sembra aver contribuito al tragico evento che ha portato alla morte del giovane napoletano musicista.
Un aspetto sconcertante che è emerso durante l’indagine è che la pistola utilizzata sarebbe di proprietà di un gruppo di amici del giovane omicida, tra cui un maggiorenne coinvolto nella rissa che ha portato alla tragedia.
Questo fatto solleva ulteriori domande sulla presenza diffusa di armi illegali tra i giovani nella città. L’omicidio nato per un motorino, sotto gli occhi di amici e della fidanzata, mette in luce il volto critico di una fatta di una Napoli d’amore e di arte, di cui GiòGiò era la parte bella e viva di una città che ha voglia di rinascere, nonostante tutto.
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