Giorgio Faletti è nato il 25 novembre del 1950 nella città di Asti. Quando era ancora molto giovane decise di lasciare gli studi in Giurisprudenza per intraprendere un percorso nell’ambito dello spettacolo. In una prima fase è entrato a far parte del settore pubblicitario e poi ha cominciato a lavorare nel cabaret.
Gli inizi della sua carriera sono segnati da successi e apprezzamenti in particolare a Milano, in un noto locale che ha visto esibirsi diversi comici di rilievo nel corso degli anni. Un momento importante dal punto di vista professionale arriva quando Giorgio Faletti partecipa a una commedia di Enzo Jannacci, La tappezzeria. Proprio da questo momento ha la possibilità di arrivare in Rai e in vari programmi televisivi, fino a Drive In, occasione che gli permette di ottenere una grande popolarità.
La carriera variegata di Giorgio Faletti
Giorgio Faletti non si è limitato al contatto con il pubblico anche attraverso le presenze in televisione, ma ha contribuito anche alla scrittura di testi per altri artisti. La partecipazione a diverse trasmissioni televisive lo ha portato ad ampliare ancora di più il suo repertorio artistico. Giorgio Faletti ha poi scoperto la sua passione per la musica, dando vita alla sua carriera di cantautore che lo vede autore di successi sia personali che per altri artisti. Basti ricordare il successo ottenuto anche al Festival di Sanremo con la canzone Signor tenente.
Giorgio Faletti è stato anche uno scrittore di successo, con la pubblicazione di thriller che sono stati molto apprezzati, come Io uccido. Ha continuato a produrre opere letterarie che sono state accolte positivamente sia dal pubblico che dalla critica, spaziando nella sua carriera artistica tra numerosi generi.
La vita privata, la malattia e la morte
In riferimento alla vita privata di Giorgio Faletti, l’artista era sposato con Roberta Bellesini. I due non hanno avuto figli. La scomparsa di Faletti è avvenuta nel 2014. L’artista ha avuto una grave malattia al polmone e ha cominciato a curarsi a Los Angeles. Poi è stato trasferito a Torino in un ospedale. Proprio qui è scomparso il 4 luglio, quando aveva 63 anni.
Roberta Bellesini, nel ricordare il marito, sottolinea la sua umiltà e la paura che il suo talento potesse non essere riconosciuto, nonostante fosse evidente a molti il fatto che fosse un genio. Il ricordo di Giorgio Faletti è indelebile anche nel pubblico che lo ha seguito, con un apprezzamento molto elevato per le sue opere, che hanno spaziato dalla comicità alla musica, passando per la letteratura. La sua è un’eredità artistica di grande valore.