Zucchero Fornaciari è senza ombra di dubbio uno dei cantanti italiani più mati non solo del nostro Paese ma anche all’estero.

Chi è Zucchero Fornaciari: età, lavoro, curiosità e vita privata del cantante

Zucchero, pseudonimo di Adelmo Fornaciari, è nato a Reggio Emilia il 25 settembre 1955 ed è annoverato fra i principali esponenti del blues in Italia.

Nell’arco di oltre trent’anni di carriera ha riscosso un ragguardevole successo commerciale, vendendo più di 60 milioni di dischi tra album e singoli.

Le frequenti collaborazioni con artisti affermati a livello internazionale come quali Andrea Bocelli, Eric Clapton, Luciano Pavarotti, Sting, Bono Vox, Ray Charles, Brian May, Ennio Morricone, hanno contribuito in misura considerevole a estendere la sua popolarità oltre i confini italiani.

Sotto il profilo stilistico, la produzione musicale del cantautore emiliano è caratterizzata da una sintesi originale della tradizione melodica mediterranea con elementi derivati dal blues, dal gospel e dal soul, generi tipici del sud degli Stati Uniti d’America.

Il suo lavoro gli ha fruttato numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Tenco alla carriera, due World Music Awards, sei IFPI Platinum Europe Awards, una candidatura ai Grammy e l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Gli esordi

Diplomato come perito elettronico, la sua grande passione per gli animali lo spinse ad iscriversi all’università nella facoltà di veterinaria; dopo aver superato trentanove esami su cinquantuno abbandonò gli studi per dedicarsi alla musica.

Tra il 1968 e il 1978 suonò con alcuni gruppi: “I Duca” (1968), primo gruppo da lui fondato e il trio “Amici del mare” (1971).

Nel 1979 scrisse la musica della canzone Il gallo, per l’album del cantautore Rinaldo Del Monte e Tutto di te per Fred Bongusto. Nel 1980 formò la band “Taxi” e nel 1981 si classificò primo al Festival di Castrocaro con il brano Canto te, a pari merito con la cantante Marina Fiordaliso. La sua prima collaborazione importante fu con Michele Pecora, insieme al quale realizzò il brano di grande successo Te ne vai.

Nel 1982 esordì al Festival di Sanremo, presentando la canzone Una notte che vola via, con la quale giunse penultimo in finale davanti a Vasco Rossi, ultimo con Vado al massimo, e anche come produttore del brano Lisa, cantato da Stefano Sani.

Nello stesso anno pubblicò il suo album d’esordio Un po’ di Zucchero, deludente dal punto di vista commerciale e lontano dal genere ricercato, in quanto realizzato in parziale compromesso con la casa discografica PolyGram.

Deluso dalla sua situazione artistica, nel 1984 decise di imprimere un importante cambiamento alla sua carriera recandosi in California. Ne scaturì, nel 1985, il secondo album Zucchero & The Randy Jackson Band, con testi di Mogol e Alberto Salerno, anticipato dal singolo Donne.

La canzone, che partecipò a Sanremo, fu un grande successo, nonostante fosse stata inizialmente attaccata dalla critica e ignorata dalle giurie, classificandosi in penultima posizione. Quella del 1985 fu la terza partecipazione di Zucchero al Festival di Sanremo.

Nel 1986, dopo aver partecipato per la quarta e ultima volta al Festival di Sanremo col brano Canzone triste, cominciò a lavorare con il produttore Michele Torpedine.

La consacrazione artistica

Nel 1987 venne pubblicato Blue’s, con cui Zucchero raggiunse un ragguardevole livello di popolarità e di vendite con oltre 1 500 000 copie in Italia. Fra i brani più noti di questo periodo: Con le mani e Hey Man, Senza una donna, Dune Mosse, Pippo, Non ti sopporto più e Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall’Azione Cattolica.

Vita privata di Zucchero Fornaciari

Zucchero si è sposato due volte. Dal primo matrimonio con Angela Figliè ha avuto due figlie, Irene, anch’ella cantante, e Alice, mentre dal secondo matrimonio con Francesca Mozer ha avuto un figlio, Adelmo Blue.

Dall’ottobre 2013 è presidente onorario della Reggiana, squadra di cui è tifoso. Ha dichiarato di aver sofferto di depressione nel periodo a cavallo tra gli anni 80 e 90.

È ambientalista, sostiene i valori della cultura contadina. È ateo, ma nella sua produzione sono presenti diversi elementi spirituali.