Trevor Horn è un artista che ha riscosso un clamoroso successo tra la fine degli anni settanta e gli ottanta. Scopriamo che fine ha fatto.

Chi è Trevor Horn

Trevor Charles Horn è nato a Durham il 15 luglio 1949. Questo rende l’artista inglese di 74 anni nel 2023. Iniziando la sua carriera musicale suonando in un’orchestra jazz, Horn ha poi fatto il salto nella produzione, lavorando inizialmente con artisti di scarso rilievo.

Nel 1976, Trevor Horn ha cofondato il gruppo Buggles insieme a Geoff Downes. Questa band ha ottenuto un successo strepitoso con il singolo “Video Killed the Radio Star” e l’album “The Age of Plastic”. Questa canzone in particolare è diventata un inno per la generazione della musica elettronica e si potrebbe dire che abbia definito un’era.

L’ingresso negli Yes

Il 1979 ha visto un altro importante capitolo nella carriera di Horn. Lui e Downes sono entrati a far parte degli Yes, una storica band progressive. Mentre Downes ha preso il posto di Rick Wakeman come tastierista, Horn ha sostituito Jon Anderson come cantante.

Anche se la sua permanenza con la band è stata breve, limitata all’album “Drama“, la sua impronta è stata evidente. Dopo il tour promozionale di “Drama” nel 1980, Horn ha lasciato gli Yes per concentrarsi sulla produzione. Ha poi prodotto altri album per gli Yes come “90125” nel 1983, “Big Generator” nel 1987 e “Fly from Here” nel 2011.

L’attività di produttore

Dopo aver lasciato gli Yes, Horn ha intrapreso una prolifica carriera come produttore. Oltre a produrre per gli Yes, ha lavorato con artisti del calibro di Frankie goes to Hollywood, producendo il loro album “Welcome to the Pleasuredome“, Grace Jones con “Slave to the Rhythm”, Seal, Paul McCartney, Rod Stewart e Lisa Stansfield. Ha anche fondato l’etichetta discografica ZTT Records nel 1983 e ha vinto un premio Grammy nel 1996 per il suo lavoro sull’album di Seal.

Horn ha avuto una lunga collaborazione con i Pet Shop Boys, iniziata nel 1988 con la produzione di alcuni brani del loro album “Introspective“. Nel 2006, ha anche diretto l’orchestra in un concerto del duo, che è stato poi inciso nel loro primo album live “Concrete”.

Altre notevoli produzioni di Horn includono l’album di Robbie WilliamsReality Killed the Video Star” nel 2009, e ha curato gli arrangiamenti per l’album di Renato Zero “Amo” nel 2013, e l’album antologico degli Spandau Ballet nel 2014.