Chi è Silvana Saguto: età, marito, figli, lavoro, arresto, condanna e cosa fa oggi

Silvana Saguto è l’ex magistrato del tribunale di Palermo finito al centro di un’inchiesta contro la mafia condotta da Le Iene.

La donna ha 66 anni ed è sposata con Lorenzo Caramma, coinvolto anche lui nell’inchiesta antimafia. Sembra che la Saguto, nel 2010 sfruttasse la sua posizione di magistrato per incrementare lo stipendio del marito, ma non solo.

Silvana Saguto, infatti avrebbe fatto falsificare dei certificati per il figlio Emanuele, dopo il coinvolgimento di quest’ultimo in un incidente.

Chi è Silvana Saguto

La carriera della Saguto riguarda il mondo giuridico e il suo nome è emerso in seguito ad alcune intercettazioni rese note da Le Iene.

La donna è stata radiata da poco dall’albo della magistratura, in seguito all’inchiesta sullo scandalo dei beni confiscati alla mafia.

Sembra, infatti, che durante un dialogo tra la Saguto e l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara (uno dei più noti amministratori finanziari di Palermo) siano emersi alcuni particolari che riguarderebbero la gestione illecita dei patrimoni e dei beni confiscati alla mafia.

Silvana Saguto: la condanna

L’ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, Silvana Saguto, è stata condannata alla pena di 8 anni e 6 mesi.

Accusata di affari illeciti nella gestione dei beni confiscati alle cosche.

Secondo i giudici, l’ex magistrato avrebbe operato una grave distorsione delle funzioni giudiziarie.

In questo modo ha arrecato danni patrimoniali all’ erario e alle amministrazioni giudiziarie; oltre che un discredito molto grave all’amministrazione della giustizia.

L’accusa aveva chiesto 15 anni e 4 mesi, ma alcuni capi di imputazione sono caduti: l’associazione a delinquere e un’ipotesi di corruzione per una mazzetta da 20.000 euro.

Sussistono altre accuse di corruzione per la Saguto e l’avvocato Cappellano, mentre per quanto riguarda il risarcimento alle parti civili, l’ex magistrato dovrà pagare 500.000 € alla Presidenza del Consiglio, 50.000 € alla Regione e 30.000 € al Comune.

Confiscati per equivalente alcuni beni tra i quali anche l’abitazione dell’ex magistrato.