Seydou Sarr, volto giovanissimo che sta calcando le scene del panorama internazionale come attore è diventato celebre grazie alla sua partecipazione nel film “Io capitano” vincendo il premio Mastroianni. Diamo uno sguardo a tutto ciò che riguarda l’attore.
Chi è Seydou Sarr, la vita
Seydou Sarr è nato in Senegal, una terra ricca di cultura e tradizioni, ed è cresciuto in una famiglia di quattro figli. Attualmente, Seydou ha 21 anni ed è l’unico maschio della sua famiglia. Una condizione importante che lo ha portato ad avere affinità con la struttura familiare del protagonista nel film “Io capitano”.
Il film racconta la travolgente odissea di due giovani senegalesi che intraprendono un pericoloso viaggio alla ricerca di una vita migliore in Europa. Il film mette in luce le sfide che affrontano i giovani emigranti, tra cui anche il trasporto illecito di persone per mezzo dei trafficanti, il pericolo nei deserti, le difficoltà nel Mali e le violenze subite in Libia.
Questo dramma toccante si basa su storie vere di migranti e ha richiesto sei mesi di duro lavoro per essere portato sul grande schermo.
Attualmente non ci sono fonti attendibili che abbiano rivelato dove vive attualmente o se abbia una compagna, le informazioni rimangono riservate.
Il debutto al cinema, la carriera
Il film “Io Capitano” segna il debutto di Seydou Sarr nel mondo del grande schermo cinematografico. Durante un’intervista, Sarr ha condiviso il suo cammino verso la recitazione, rivelando di essere stato scoperto dopo aver condiviso il suo tempo libero tra lo studio e il calcio con gli amici.
Anche se non aveva esperienza di recitazione, è riuscito a superare le sfide iniziali e a interpretare il suo ruolo con una naturalezza sorprendente. Tanto da fargli vincere il premio Mastroianni.
Nel corso delle interviste, ha ammesso di aver sentito parlare delle difficoltà dei migranti in televisione e in famiglia, ma non aveva mai compreso appieno le dimensioni e i rischi che questo viaggio comporta. Ha sottolineato di non aver mai pensato di intraprendere un simile percorso.
L’organizzazione Refugees Welcome ha elogiato il film e ha espresso la sua soddisfazione per i premi ricevuti a Venezia. L’associazione ha sottolineato l’importanza di portare l’attenzione del pubblico sui migranti e sulle sfide che affrontano nel cercare un nuovo futuro in Europa.