Sabrina Misseri è una delle persone condannate per l’omicidio di Sarah Scazzi, una giovane ragazza che venne uccisa nell’agosto del 2010.

Ma cosa è successo realmente e cosa fa oggi Sabrina Misseri?

Sabrina Misseri e l’omicidio di Sarah Scazzi

Il caso della piccola Sarah ha sconvolto tutte le famiglie italiane, le quali con lei hanno perso la loro figlia.

La giovane ragazza è scomparsa nel nulla in un torrido pomeriggio estivo e da allora non si hanno più avute sue notizie.

Fin dai primi momenti la madre della vittima, Concetta Serrano, ha da subito notato un’ anomalia nei comportamenti della figlia, la quale non si sarebbe mai allontanata da casa.

Sarah infatti, avrebbe dovuto raggiungere la cugina e poi recarsi al mare con lei, ma Sabrina dichiara di non averla mai vista.

Da quel momento in poi sono state formulate diverse ipotesi, che in parte sono state smentite con il ritrovamento del cellulare di Sarah da parte dello zio Michele.

Dopo pochi giorni, Michele Misseri ha dichiarato di essere stato lui ad uccidere e a seviziare la nipote, anche se col tempo ha ritrattato la sua posizione.

Ha infatti ammesso che le vere responsabili dell’uccisione di Sarah sono state la moglie Cosima e la figlia Sabrina, entrambe gelose della ragazza.

Cosa fa oggi Sabrina Misseri?

Sabrina Misseri ha attualmente 32 anni e, insieme alla madre, è stata dichiarata come una delle assassine di Sarah Scazzi.

In base a quanto ricostruito dalle fonti, Sabrina avrebbe ucciso Sarah in quanto si sarebbero invaghite entrambe dello stesso ragazzo, Ivano Russo.

Proprio per questo motivo Sabrina avrebbe strangolato Sarah con una cintura e con la complicità della madre, mentre Michele avrebbe occultato il cadavere.

Sia Cosima che Sabrina sono state condannate all’ergastolo, mentre Michele è libero dopo aver scontato una condanna di circa otti anni.

Sabrina è comparsa più volte in programmi televisivi dove professava a gran voce la sua innocenza.

Attualmente la donna è rinchiusa presso il carcere di Taranto e lavora nella sartoria del penitenziario.