Nada è una delle figure più affascinanti della musica italiana e la sua storia è protagonista di La bambina che non voleva cantare.
Nata nel 1953, ha vissuto una vita ricca di sfide e successi, riuscendo a trovare un equilibrio tra la fama e la sua vita personale. Ma chi è veramente Nada? Scopriamo di più sulla sua età, il marito, i figli, i genitori, il suo maestro, dove vive e cosa fa oggi.
Le origini e la famiglia di Nada
Nada Malanima nasce nel 1953 a Gabbro, una piccola frazione in provincia di Livorno. Cresce in una famiglia modesta di contadini, dove la musica è sempre presente. La madre, Viviana, sceglie per lei un nome insolito, ispirato da una zingara che aveva predetto che la bambina avrebbe avuto un grande successo. Viviana soffre di depressione e trova sollievo solo quando ascolta la piccola Nada cantare. Questo crea un rapporto complesso tra madre e figlia, in cui Nada cerca di portare serenità alla madre attraverso la sua voce.
I primi passi nella musica e il rapporto con il maestro di canto
Nonostante la sua natura solitaria e la preferenza per la lettura, Nada viene spinta dalla madre a studiare canto. Un maestro di canto nota il suo talento straordinario e la guida nei suoi primi passi nel mondo della musica. A soli 14 anni, un talent scout scopre il suo “vocione portentoso” nascosto nel corpo di una ragazzina e le offre un contratto. Questo segna l’inizio della sua carriera musicale, ma anche l’inizio delle sue difficoltà personali.
Il debutto a Sanremo e il successo precoce
Nel 1969, Nada debutta al Festival di Sanremo con la canzone “Ma che freddo fa”, che diventa subito un successo. La sua immagine di ragazza esile, acqua e sapone, con una voce potente conquista il pubblico. Tuttavia, il successo precoce è difficile da gestire per una ragazzina di 15 anni. Nada descrive questo periodo come traumatico, con un’esperienza di popolarità troppo grande per la sua giovane età.
La crisi personale e l’incontro con Piero Ciampi
Negli anni successivi, Nada cerca di sfuggire alla pressione del successo. L’incontro con Piero Ciampi, un poeta e cantautore, rappresenta un punto di svolta nella sua vita. Ciampi le introduce un nuovo mondo musicale, facendole scoprire artisti come i Beatles e Bob Dylan. La loro collaborazione porta alla realizzazione di un disco molto diverso dallo stile che il pubblico si aspetta da Nada, ma che la aiuta a ritrovare il suo equilibrio e a crescere come artista.
L’amore e la stabilità con Gerry Manzoli
Un altro incontro fondamentale per Nada è quello con Gerardo Manzoli, conosciuto come Gerry, il bassista dei Camaleonti. La loro unione porta alla nascita della figlia Carlotta e a un matrimonio duraturo. Oggi, Nada e Gerry vivono in un casolare nella campagna maremmana, un ritorno alle radici e a una vita più semplice e autentica.
La maturità artistica e la trasformazione musicale
Durante gli anni Settanta, Nada inizia a trasformare il suo stile musicale, cercando di esprimere se stessa in modo più autentico. Impara a scrivere i propri brani e a proporre musica che rispecchia la sua evoluzione personale. Nonostante i ritorni occasionali al pop, Nada trova la sua vera voce nel cantautorato. Il brano “Amore disperato” del 1983 diventa uno dei suoi maggiori successi e consolida la sua reputazione come artista versatile.
La scrittura e il riconoscimento internazionale
Negli anni 2000, Nada esplora anche il mondo della scrittura, pubblicando diversi libri tra cui “Il mio cuore umano”. La sua canzone “Senza un perché”, inserita nella serie televisiva “The Young Pope” nel 2016, la riporta in cima alle classifiche, dimostrando la sua continua rilevanza nel panorama musicale.
Cosa fa oggi Nada
Oggi, Nada vive con il marito Gerry Manzoli nella campagna maremmana. Continua a dedicarsi alla musica e alla scrittura, partecipando a concerti e festival. La sua carriera è caratterizzata da un equilibrio tra i ricordi dei suoi successi passati e la continua evoluzione come artista. Nada rimane una figura influente e rispettata nella musica italiana, amata per la sua autenticità e la sua capacità di reinventarsi.