Matteo Colella aveva solo 7 anni quando ha ricevuto il miracolo di Padre Pio che lo ha salvato da una tremenda meningite.
Il 20 gennaio del 2000, un evento sconvolse la vita di Matteo Colella e della sua famiglia. Matteo, all’epoca solo un bambino di 7 anni, andò a scuola come qualsiasi altro giorno, anche se non si sentiva bene. Il suo malessere aumentò drasticamente durante le lezioni, e si accasciò sul banco.
Una volta tornato a casa, i suoi genitori notarono che la sua febbre era salita e decisero di portarlo alla Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale fondato da Padre Pio. In una coincidenza particolare, il padre di Matteo lavorava in quel medesimo ospedale come medico.
Purtroppo, la situazione di Matteo peggiorò rapidamente. I medici lo diagnosticarono con meningite fulminante, una grave infezione che aveva complicato ben 9 organi e che aveva causato un arresto cardiaco. Data la gravità della situazione, venne posto in coma farmacologico, e la prognosi era estremamente sfavorevole: i medici temevano che avesse solo poche ore di vita.
Malgrado le terribili circostanze, qualcosa di straordinario accadde la mattina del 21 gennaio. Contro ogni previsione medica, gli organi di Matteo iniziarono a funzionare di nuovo. Ma la sorpresa più grande fu il 31 gennaio quando il piccolo Matteo si svegliò dal coma. La sua prima richiesta? “Voglio il gelato“. Ma la rivelazione più sorprendente fu quella del sogno che raccontò.
Matteo raccontò di essersi visto in terza persona in un sogno, accanto a un frate con un saio e una barba bianca. Questa figura, che in seguito Matteo riconobbe come Padre Pio da un’immagine, lo rassicurava sulle sue condizioni di salute e lo prendeva per mano.
Secondo quanto riportato da Antonio Socci nel suo libro “Il segreto di Padre Pio“, molti medici furono stupiti e non riuscirono a trovare una spiegazione scientifica alla rapida e completa guarigione di Matteo. Il Dottor Alessandro Villella affermò: “Non sono in grado di spiegare scientificamente la completa guarigione del piccolo Matteo Colella, senza dover pensare che possa esservi stato un intervento soprannaturale”.
Dopo quell’evento straordinario, la vita di Matteo è tornata alla normalità, ma con una profonda consapevolezza e gratitudine per la seconda opportunità che gli è stata data. La sua storia è diventata un simbolo di speranza per molti credenti e ha rafforzato la fede di molte persone. La sua guarigione miracolosa è uno dei pochi casi riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa e ha contribuito alla canonizzazione di Padre Pio nel 2002.
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