Maria Tuzi, figlia del brigadiere Santino Tuzi, è una delle figure centrali legate alla vicenda dell’omicidio di Serena Mollicone, avvenuto nel 2001. La sua storia personale è strettamente intrecciata con il tragico destino del padre, morto suicida l’11 aprile 2008 dopo aver rilasciato dichiarazioni fondamentali per l’inchiesta. Ma chi è Maria, qual è il suo ruolo in questa vicenda e cosa fa oggi?
La figura di Santino Tuzi e il legame con il caso Mollicone
Santino Tuzi, brigadiere dei Carabinieri, aveva dichiarato nel marzo 2008 di aver visto Serena entrare nella caserma di Arce il giorno prima della sua scomparsa. Poco dopo, ritrattò la sua testimonianza, salvo poi confermarla nuovamente. Solo qualche settimana dopo, l’11 aprile, si tolse la vita con un colpo partito dalla sua arma di ordinanza. La morte di Tuzi è stata sempre avvolta da dubbi e sospetti.
Secondo quanto affermato dalla figlia Maria, il padre ha pagato un prezzo altissimo per aver raccontato la verità. «Mio padre sapeva di fare la cosa giusta, ma lo faceva contro persone più potenti di lui», ha dichiarato in un’intervista, spiegando che Santino agiva per senso di giustizia e che non aveva motivi personali o psicologici per suicidarsi.
La battaglia di Maria per difendere la memoria del padre
Maria Tuzi si è sempre battuta per difendere la credibilità delle dichiarazioni del padre. Nel corso del processo, ha ribadito con forza: «Non voglio che mio padre sia ricordato come inattendibile. Lui è stato il primo a rompere il muro di omertà attorno alla morte di Serena».
Nonostante le difficoltà e le accuse di inattendibilità rivolte a Santino nella sentenza di assoluzione per la famiglia Mottola, Maria ha ricordato che l’intercettazione ambientale tra il padre e il maresciallo Quatrale è una prova chiave. Secondo Maria, quell’audio dimostrerebbe che suo padre è stato spinto a ritrattare la sua testimonianza, un atto che lo ha portato a un punto di rottura.
Il ruolo di Maria oggi
Oggi, Maria Tuzi continua a lottare per far emergere la verità. La sua vita è segnata dalla tragedia personale e dal peso della vicenda giudiziaria che ancora non ha trovato una soluzione definitiva. «Dobbiamo scoprire perché Serena non è più tra noi», ha detto, evidenziando che il suo obiettivo non è trovare un colpevole qualsiasi, ma ottenere una giustizia autentica. Maria, che vive una vita lontana dai riflettori, è diventata una delle voci più forti nel chiedere chiarezza non solo per Serena, ma anche per la memoria del padre.