Manuel Winston Reyes è collegato all’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre. Infatti lui è il maggiordomo filippino che nel 1991 è stato accusato di aver ucciso la contessa.
All’epoca Reyes era il domestico della villa dell’Olgiata, che apparteneva alla contessa Alberica Filo della Torre, uno dei delitti irrisolti più noti del nostro Paese.
Chi è Manuel Winston Reyes
Manuel Winston Reyes ha svolto il lavoro di maggiordomo nella villa del quartiere dell’Olgiata a Roma, villa appartenente alla contessa Alberica Filo della Torre. L’uomo era stato licenziato ormai da qualche tempo.
La mattina del 10 luglio del 1991 si sarebbe introdotto nella camera da letto della contessa e l’avrebbe uccisa utilizzando un lenzuolo. Infine avrebbe rubato alcuni dei suoi gioielli. Per più di 20 anni il delitto è rimasto senza un colpevole.
Il marito della contessa, Pietro Mattei, ha fatto di tutto per non far chiudere le indagini. Si è dovuti ricorrere al test del DNA e l’1 aprile del 2011 Reyes è stato individuato come colpevole. Dopo l’arresto ha confessato di aver ucciso la contessa.
L’ex maggiordomo della contessa Alberica Filo della Torre è stato condannato a 16 anni di carcere. Poi, in seguito ad alcuni indulti, è uscito dal carcere nel 2021.
La vita privata di Manuel Winston Reyes
Reyes è sposato ed ha una figlia che ha chiamato Alberica. Ha dichiarato di averla chiamata così per espiare la colpa. L’uomo ha raccontato anche di aver confessato personalmente il delitto alla moglie, ma di non essere stato creduto.
A quanto pare, l’ex maggiordomo della famiglia Mattei serbava rancore per il suo allontanamento dalla villa e dal suo lavoro. Infatti aveva prestato per molti anni servizio nella villa della vittima. Pietro Mattei, che è il marito in seconde nozze di Alberica Filo della Torre, lo aveva indicato come possibile assassino.
Pietro Mattei e la moglie si erano sposati il 10 luglio del 1981 e la contessa è morta nel giorno in cui nella villa si doveva festeggiare il decimo anniversario di nozze. Prima di trovare come colpevole Reyes, che tra l’altro era stato interrogato dagli inquirenti, si era sospettato di Roberto Jacono, figlio dell’insegnante privata dei figli dei Mattei.
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Jacono, infatti, aveva problemi psichici e sui suoi pantaloni erano state trovate delle macchie di sangue. Tuttavia era stato scagionato dall’esame del DNA. Le indagini sull’ex maggiordomo all’epoca non sono state condotte in maniera approfondita. Per esempio, anche se il suo telefono era sotto controllo, non sono state ascoltate le registrazioni di tutte le sue telefonate.
Fra queste c’erano anche quelle in cui il colpevole provava a rivendere i gioielli rubati ad un ricettatore.