Scoperta l‘operatrice socio sanitaria che ha avuto un figlio con un ragazzino minorenne di 13 anni. Chi è, età, arresto e cosa fa oggi.

Il caso di Prato: chi è l’operatrice socio sanitaria incinta del ragazzino di 13 anni

Il caso di Prato ha scosso l’Italia e l’opinione pubblica. Un’operatrice sanitaria è stata condannata a 6 anni e mezzo di carcerazione a causa di molestie sessuali nei confronti di un ragazzo minorenne di 13 anni. Secondo la legge italiana, i minori sotto i 14 anni non possono legalmente dare consenso a rapporti sessuali, data l’insufficiente maturità psicologica per comprendere le implicazioni di tali atti.

All’epoca dei fatti, la donna, operatrice sanitaria in una Rsa, aveva 30 anni mentre il giovane, figlio di amici, non aveva ancora compiuto i 14 anni ed era studente delle scuole medie inferiori. Le lezioni di inglese iniziarono come incontri formativi ma si trasformarono in relazioni intime, culminando con la nascita di un figlio.

Processo di primo grado: costretto a rapporti, il marito sapeva

Nel processo di primo grado, la donna ha ammesso di essersi innamorata del giovane allievo, ora 19enne. A quanto pare il giovane è stato costretto nonostante lui volesse interrompere la relazione. Tale situazione si aggravò con la gravidanza e il parto nel 2018, poiché il giovane desiderava mantenere segreta la paternità, accettando ulteriori incontri in cambio del silenzio.

Il marito della donna, già sposata e con un figlio, era a conoscenza della relazione tra sua moglie e il ragazzino. Alla seconda gravidanza, riconobbe il bambino come proprio, assumendone la paternità legale, nonostante l’esame del DNA dimostrasse il contrario.

La denuncia

Un ruolo molto importante è quello della madre del giovane che ha spinto il ragazzo a denunciare l’atto. La denuncia fatta per violenza sessuale fu il punto di partenza, seguita dalla rivelazione di numerosi messaggi tra la professoressa e l’allievo, svelando la natura morbosa del rapporto.

Questa storia che ha dell’osceno, si è conclusa con una sentenza definitiva di 6 anni e 6 mesi. La donna, attualmente è detenuta nella prigione femminile di Sollicciano a Firenze.

La vicenda fa emergere l’instabilità di alcune persone che riversano le loro fantasie su giovani che impotenti non hanno i mezzi per contrastare tali abomini.

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