Chi è Leonardo De Amicis il direttore d’orchestra del Festival di Sanremo: età e stipendio

Leonardo De Amicis ha diretto l’orchestra del Festival di Sanremo in questa straordinaria edizione 2022.

Il lavoro dell’orchestra è fondamentale per la buona riuscita del prodotto. Il Festival è notoriamente famoso anche per la grande qualità dei suoi artisti.

A dirigerli magistralmente è stato Leonardo De Amicis. Volto noto anche della televisione, visto che è richiestissimo anche per il piccolo schermo.

Sorridente ed estremamente talentuoso è un vero e proprio orgoglio italiano, anche in considerazione del fatto che ha ottenuto grande successo anche all’estero.

Andiamo, quindi, a scoprire qualcosa in più del direttore d’orchestre del Festival di Sanremo 2022.

Chi è Leonardo De Amicis

Leonardo De Amicis è nato a Roma il 1° Gennaio del 1963. Sin da piccolo si è avvicinato alla musica e a partire dagli anni ottanta ha intrapreso una lunga serie di collaborazioni con artisti famosissimi.

Ha partecipato nel suo ruolo di direttore d’orchestra a un numero incredibile di trasmissione televisive, tra le quali proprio il Festival di Sanremo.

In un’intervista rilasciata a “Il Capoluogo” ha raccontato l’edizione 2022 della kermesse sanremese dal suo punto di vista.

“Quest’anno c’era di nuovo il pubblico, ma ovviamente l’attenzione e i controlli sono stati massimi. Per fortuna è andato tutto bene e abbiamo chiuso un’edizione, a mio avviso, straordinaria. È stata la giusta chiusura di un triennio dall’impronta di un grande conduttore e direttore artistico, qual è stato Amadeus, che è stato in grado di fare di Sanremo il vero palcoscenico della musica italiana a 360 gradi“.

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Nella stessa intervista Leonardo De Amicis ha sottolineato che il successo del Festival di Sanremo 2022 è legato al fatto che sul palco sono saliti artisti di ogni generazione.

“Sanremo, ora, è un palcoscenico ambito a livello mondiale. Dai Maneskin in poi si parla solo di Sanremo e ciò è straordinario. È questa la vera vittoria del Festival di Amadeus, che ha saputo interpretare il passaggio generazionale, anche e soprattutto in fatto musicale“.