Nel film Brian Banks – La partita della vita, la madre del protagonista si chiama Leomia. È una donna che ha dovuto affrontare delle vicende incredibili che riguardano la vita del figlio. Brian Banks, infatti, è il suo figlio adorato, ma che è stato accusato ingiustamente e per queste false accuse ha dovuto rinunciare al suo sogno di giocare a football.
Nel film questo personaggio viene presentato insieme al protagonista, con tutte le difficoltà che entrambi sono costretti ad affrontare.
La trama di Brian Banks – La partita della vita
Brian Banks è un ex giocatore di football americano che si trova in libertà vigilata. È costretto ad indossare un braccialetto elettronico e per questo non può giocare nella sua squadra di football. Il film verrà trasmesso questa sera, 8 dicembre, su Rai 3 in prima serata.
L’uomo è stato condannato a 16 anni per uno stupro, che in realtà non ha mai commesso, e ha dovuto per questo rinunciare al suo sogno di giocare a football. Vive in California con la madre, Leomia, ed entrambi hanno molte difficoltà a farsi accettare dalla società.
Infatti il passato di Brian è come un peso su di lui, che molti vedono con pregiudizio. La forza della madre di Brian Banks è tanta, comunque. Non è affatto un personaggio secondario nel film, anzi acquista un certo spessore proprio in relazione a riuscire a dare al figlio la forza necessaria per affrontare la situazione difficile che sta vivendo.
L’esperienza con l’associazione California Innocence Project
Una storia drammatica, quindi, dicevamo, quella di Brian Banks, che tuttavia si conclude con quello che potremmo definire come un “lieto fine”. Infatti tutto comincia a prendere una svolta diversa, quando Brian Banks si avvicina ad un’associazione no profit, che si chiama California Innocence Project.
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L’associazione si occupa di fornire assistenza legale per tutti coloro che sono stati accusati ingiustamente. L’obiettivo è quello di ripulire il loro nome e di fare in modo di restituire loro la libertà, anche quando le condanne sono passate in giudicato.
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Il fondatore dell’associazione, Justin Brooks, prende a cuore il caso di Brian Banks e della madre. Conosce benissimo quanto la gente li guardi con gli occhi del pregiudizio. Per questo decide di impegnarsi in una battaglia legale per ridare speranza al giovane. Il suo sogno è quello di ritornare a giocare a football, ma può ottenere questo soltanto provando la sua innocenza.