Irina Lucidi è la mamma delle gemelline Alessia e Livia Schepp scomparse misteriosamente quando avevano sei anni insieme a loro padre, Mathias Schepp. In un evento che ha toccato i cuori di molte persone, le bambine sono sparite senza lasciare traccia, diventando simboli dell’agonia sofferta da molte famiglie di persone scomparse.
Le gemelle Alessia e Livia furono rapite dal padre, Mathias Schepp, il 30 gennaio 2011 a Saint-Sulpice, in Svizzera. Dopo la loro scomparsa, il padre inviò a Irina due lettere terribili, in cui sosteneva di aver ucciso le gemelle, dichiarando che “Le bambine riposano in pace, non hanno sofferto. Non le rivedrai più”. Nonostante il messaggio disperato, i corpi delle gemelle non sono mai stati ritrovati, lasciando aperta la possibilità che potrebbero essere ancora in vita.
Per mantenere viva la speranza di ritrovare le sue figlie, Irina ha fondato la Missing Children Switzerland, una organizzazione dedicata alla ricerca dei bambini scomparsi. Ha diffuso l’immagine delle gemelle, che oggi sarebbero adolescenti, fornendo indicazioni pratiche su cosa fare in caso di avvistamento. Nonostante il passare degli anni, la speranza di Irina non si è mai affievolita.
In un’intervista recente con il Corriere della Sera, Irina ha condiviso dettagli sulla sua nuova vita, un equilibrio tra il dolore per la scomparsa delle sue figlie e la speranza di poterle abbracciare di nuovo. Nonostante la tragedia, Irina ha cercato di trovare nuovi modi per vivere e aiutare gli altri.
Ha trascorso del tempo in Asia, dove ha trovato conforto nel sorriso dei bambini. A Yogyakarta, sull’isola di Giava, ha vissuto nei villaggi con le famiglie locali, insegnando inglese agli studenti locali. La sua esperienza in Asia ha avuto un impatto significativo sulla sua vita e l’ha aiutata a affrontare il dolore della perdita delle sue figlie.
Irina ha espresso il suo dolore per il tragico destino delle sue figlie e la sua rabbia per le azioni del loro padre. Tuttavia, ha anche parlato della forza che ha trovato nelle sue figlie, dicendo: “Le mie gemelline sono sempre rimaste qui, accanto a me. Ce le ho negli occhi, sulla pelle. Trasmettono la vitalità che soltanto i bambini sanno come e dove trovare”.
Irina Lucidi è una madre resiliente che, nonostante la tragedia, ha trovato la forza di combattere e di sperare. La sua storia serve da monito sull’importanza di continuare a cercare le persone scomparse e sulla capacità dell’amore di una madre di superare anche le circostanze più difficili
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