Giuseppe Di Lello è stato un punto di riferimento per la lotta antimafia in Italia. Una storia, la sua, di grande coraggio e generosità.

Introduzione a Giuseppe Di Lello

Giuseppe Di Lello, nato il 24 novembre 1940 a Villa Santa Maria, è un nome significativo nella storia della lotta contro la mafia in Italia. Di Lello ha esercitato la professione di magistrato a Palermo ed è stato chiamato dal capo dell’Ufficio Istruzione di Palermo, Antonino Caponnetto, a unirsi al pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, in cui ha ricoperto il ruolo di giudice istruttore.

L’esperienza nel pool antimafia e il rapporto con Paolo Borsellino

Nel difficile e pericoloso lavoro del pool antimafia, Di Lello ha lavorato a stretto contatto con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nonostante le informazioni dettagliate sul suo rapporto personale con Borsellino siano scarse, è certo che la stretta collaborazione e il reciproco rispetto tra i membri del pool antimafia hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della giustizia italiana.

Il ruolo nella politica

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Dopo l’esperienza nel pool antimafia, Di Lello ha proseguito la sua carriera nella politica. Durante l’XI legislatura del Parlamento Italiano, è stato consulente della Commissione parlamentare antimafia (1992-1994). Nel 1994 è stato eletto deputato alla Camera nel proporzionale, in Abruzzo, nella lista “Progressisti”, fino al 1996.

Il suo impegno nel Partito della Rifondazione Comunista

Nel 1999, Di Lello ha accettato la candidatura nelle file del Partito della Rifondazione Comunista e viene eletto al Parlamento europeo, dove ha servito fino al 2004. Durante questo periodo, è stato anche consigliere comunale a Palermo dal 2001 al 2007. Successivamente, nel 2006, Di Lello è stato eletto alla carica di senatore della Repubblica, sempre per il Partito della Rifondazione Comunista, e durante quella legislatura è stato nominato membro della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari.

Le sue iniziative legislative

Di Lello ha presentato come primo firmatario un disegno di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare. È stato inoltre cofirmatario, su iniziativa di Luigi Malabarba, di una proposta di inchiesta parlamentare sull’Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti a Genova nel luglio 2001 in occasione del vertice G8 e delle manifestazioni del Genoa Social Forum.

Cosa fa oggi Giuseppe Di Lello

Dopo aver cessato la carica parlamentare nel 2008 e aver lasciato il Partito della Rifondazione Comunista, Di Lello è entrato in quiescenza come magistrato nel 2009. Tuttavia, nel 2018, Di Lello ha deciso di iscriversi nuovamente al Partito della Rifondazione Comunista, testimoniando il suo impegno continuo per la giustizia sociale.

Giuseppe Di Lello è una figura emblematica sia nella storia della giustizia italiana, sia nel panorama politico del Paese. Con un passato da magistrato e da membro del pool antimafia, e un presente da attivista politico, la sua vita è stata un continuo impegno per la lotta alla criminalità organizzata e per la giustizia sociale.