Il nome di Giosuè Ruotolo è apparso in molti giornali di cronaca nera qualche anno fa, in quanto unico indiziato e responsabile della morte di due giovani ragazzi fuori dal palazzetto sportivo. Stiamo parlando dell’omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone. Ma cosa sappiamo del responsabile di questo atroce gesto? Ecco i dettagli per voi.
Giosuè Ruotolo è il classico ragazzo che ispira fiducia e sicurezza. Per diverso tempo ha condiviso la casa e l’esperienza militare con Trifone Ragone. I due infatti, erano migliori amici e dopo il lavoro non poteva mai mancare il divertimento, tra locali, discoteche e donne. Erano molto uniti, ma se Trifone era il “gigante buono”, bello e desiderato, Giosuè era il ragazzo della porta accanto dallo sguardo dolce, ma allo stesso tempo timido.
Tra i due amici filava tutto liscio e sono sempre stati molto legati, fino a quando nella vita di Trifone compare Teresa Costanza. La classica ragazza bella, bionda e dal fisico da invidia. I due erano proprio una bella coppia, ma il tempo che passavano insieme era tempo che Trifone toglieva ai suoi amici e coinquilini. Se per gli altri però non costituiva un problema, per Ruotolo evidentemente si. Per lui, quella ragazza gli aveva “rubato” l’ amico, quell’amico che trascorreva molto tempo con lui anche solo davanti alla Play Station.
Così, dopo mesi di malessere e dopo aver compreso che le cose tra Trifone e Teresa stavano diventando serie, Giosuè non ci ha più visto. Ancora oggi, non si sa quale sia il vero motivo del suo gesto anche se l’ipotesi più plausibile è la gelosia.
Era la sera del 17 marzo del 2015 quando Teresa e il fidanzato Trifone si erano recati al palazzetto dello sport. Entrambi erano amanti dello sport e soprattutto della forma fisica. Nel parcheggio però, ad attenderli ci sarà Giosuè a bordo della sua Audi A3 e non appena ha visto la coppia salire in macchina e pronta a fare rientro a casa, è sceso e li ha letteralmente freddati con sei colpi di pistola (tre a testa).
Poi come se niente fosse, sale sulla sua auto e si dirige al parco San Valentino dove abbandonerà la Beretta con cui ha sparato. Nessuno sapeva che si era recato in palestra e nemmeno al suo rientro ne fece parola con qualcuno. Ruotolo aveva una fidanzata, che però nel corso di quell’ultimo tempo era stata fatta passare per pazza dallo stesso Giosuè.
L’unico indiziato è sempre stato lui anche se ci sono voluti mesi prima che venisse fuori la verità. Si è scoperto, in seguito, che Teresa aveva ricevuto dei messaggi anonimi che la informavano di una possibile relazione del suo fidanzato con un’altra ragazza e si trattava di chat anche molto pesanti. Trifone aveva scoperto che dietro a tutto questo c’era proprio Ruotolo e da qui si è pensato che il movente fosse proprio la gelosia. Il fidanzato di Teresa lo aveva minacciato di denunciarlo ed è proprio a quel punto che ha trovato la soluzione. Una soluzione costata molto cara ai due giovani fidanzati.
Tuttavia, il suo coinvolgimento venne fuori a distanza di molto tempo. Addirittura il giorno del funerale dei fidanzati, Giosuè ha portato sulle sue spalle la bara di quell’amico che lo aveva tanto deluso. La prima vera svolta arriva in autunno del 2015, quando Ruotolo comincia a dare delle versioni dei fatti leggermente differenti da quelli iniziali. Giosuè Ruotolo è stato condannato all’ergastolo.
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