Gino Fabbri è un noto pasticciere italiano. Viene considerato uno dei punti di riferimento dell’arte dolciaria del nostro Paese. In effetti la sua carriera è molto ampia, vasta e variegata. Guardando esattamente tutto ciò che ha fatto, non possiamo fare a meno di essere d’accordo sul fatto che è uno dei grandi di questo settore.

Basti pensare infatti che è anche presidente dell’AMPI, l’accademia dei maestri pasticcieri italiani. Ma cerchiamo di scoprirne di più su di lui e sulla sua attività.

L’apertura della sua pasticceria

Nel 1982 Gino Fabbri ha aperto a Bologna la sua pasticceria, insieme alla moglie Morena. Oggi il negozio è diventato un punto di riferimento a livello nazionale. Questa pasticceria ha delle caratteristiche molto particolari, infatti è costituita da un banco che viene composto dalle 4 alle 6 volte al giorno. L’obiettivo è quello di mantenere la freschezza dei prodotti.

Le vendite vanno a gonfie vele, tanto che alla fine ogni sera il bancone è completamente svuotato da tutti quei prodotti buoni che Fabbri riesce a mettere a punto. La sua lavorazione è improntata esclusivamente all’artigianalità.

Lo stesso Fabbri ha spiegato che qualche anno fa aveva pensato di cedere alle offerte facilitate rappresentate dai prodotti semilavorati, ma che comunque non avevano una grande qualità. Poi ha deciso di ritornare sui suoi passi, perché, se questi prodotti erano convenienti dal punto di vista economico, certamente non rappresentavano un fiore all’occhiello in termini di qualità. Quindi è ritornato alle materie prime, a quelle fresche.

Gino Fabbri parla del fatto che in pasticceria sono serviti dolci fatti soltanto con lievito madre, frutta fresca, uova che provengono da allevamenti biologici e burro di qualità. Tutte materie prime italiane.

Il must della ciambella bolognese

Un prodotto che caratterizza in particolare la sua attività di pasticciere è rappresentato dalla ciambella bolognese. Infatti Gino Fabbri dà molto spazio, come abbiamo detto, alla semplicità.

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La ciambella bolognese da questo punto di vista si presta molto bene all’idea che di pasticceria il noto chef vuole portare avanti. È un dolce flessibile, molto versatile, che si può utilizzare per inzuppare nel caffelatte anche la mattina oppure nel vino dolce la sera.

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La ciambella bolognese si può mangiare anche così com’è, sprigionando un sapore e un profumo irresistibili. In questo ispirarsi alla tradizione delle cose buone e semplici e in questo puntare alla qualità, specialmente degli ingredienti e delle materie prime, Gino Fabbri è diventato un punto di riferimento eccezionali di tutto il mondo della pasticceria italiana, che lo esalta come uno dei padri fondatori “dell’arte bianca”.