Gaspare Mutolo è nato a Palermo il 5 febbraio del 1940. Inizialmente il suo lavoro era quello di meccanico, poi è stato coinvolto in alcune piccole vicende criminali. Nel 1965 è stato arrestato per associazione a delinquere, periodo durante il quale ha incontrato Totò Riina.
Sarebbe stato proprio Totò Riina a consigliare a Gaspare Mutolo di lasciare la microcriminalità per unirsi alla mafia, non appena sarebbe stato rilasciato e sarebbe uscito dal carcere. Ma che cosa sappiamo di Gaspare Mutolo? Che cosa fa oggi? Ecco tutti i dettagli.
La storia di Gaspare Mutolo: l’arresto e la decisione di collaborare
Dopo vari arresti e dopo essere stato rilasciato diverse volte, nel 1973 Gaspare Mutolo è entrato a far parte di Cosa Nostra. In poco tempo sarebbe diventato un collaboratore molto vicino a Riina e a Riccobono, facendo anche da autista allo stesso Riina. Nel 1975 avrebbe avuto un coinvolgimento nell’omicidio di Gaetano Cappiello, agente della Polizia. Gaspare Mutolo è stato latitante fino al 1979, quando è stato poi arrestato.
Nel periodo che Gaspare Mutolo ha trascorso nel carcere di massima sicurezza a Sollicciano, si è avvicinato al mondo dell’arte. Mutolo ha avuto occasione, nel corso dell’ora d’aria, di assistere all’attività di pittura di Mungo, chiamato l’Aragonese. Nel carcere si trova nella stessa cella di Mungo e comincia così la passione di Mutolo per l’ambito artistico.
Nel 1987, nel corso del Maxiprocesso che si è svolto a Palermo, è stata emessa una sentenza di condanna per Mutolo a dieci anni. Nel 1991, Giovanni Falcone ha invitato Mutolo a diventare un collaboratore di giustizia. Gaspare Mutolo decide di collaborare e, dopo la strage di Capaci, ha condiviso alcune informazioni con Paolo Borsellino, che lo interroga per quello che sarà l’ultimo incontro due giorni prima dell’attentato di via D’Amelio. Nel 1993 Mutolo testimonia anche di fronte alla Commissione Parlamentare Antimafia.
Cosa fa oggi Gaspare Mutolo
Con le dichiarazioni di Mutolo, il team antimafia di Palermo ha emesso vari provvedimenti di custodia cautelare, in particolare nel contesto del processo Agate Mariano. Mutolo avrebbe avuto un ruolo nell’operazione Golden Market, che ha portato all’emissione di vari mandati di arresto nel 1994.
Mutolo è stato condannato nel 2020 per calunnia nei confronti di Giuseppe Ayala, ex magistrato. La condanna in questa occasione è stata di due anni di carcere e del pagamento di un risarcimento di 20.000 euro. Attualmente è un uomo libero e vive con la pittura di quadri. La moglie di Gaspare Mutolo, Maria Santina, è scomparsa nel 2016.