Filippo Pozzato è stato un ciclista di altissimo livello. Andiamo a scoprire i segreti della sua vita privata e professionale.

Il ciclista ha raccontato di aver contratto il Covid-19. E’ stata una battaglia dura che fortunatamente è riuscito a vincere.

Chi è Filippo Pozzato

Filippo Pozzato è nato a Sandrigo in provincia di Vicenza il 10 ottobre del 1981. Ha iniziato la sua carriera da giovanissimo con la Mapei, passando poi alla storica Fassa Bortolo.

Proprio con questa maglia conquista i primi successi di rilievo. In particolare nel 2003 trionfa al Trofeo Laigueglia e la seconda tappa della Tirrano-Adriatico.

Nel 2004 uno dei sigilli più importanti della sua carriera. Filippo Pozzato trionfa nella settima tappa del Tour de France la Châteaubriant-Saint-Brieuc.

Nel 2005 il passaggio alla Quick-Step con la quale probabilmente vince la gara più importante della sua carriera. Siamo nel 2006 quando Pozzato supera a braccia alzate il traguardo della Milano-Sanremo, una delle classiche monumento del ciclismo mondiale.

Nei grandi giri riuscirà ancora a togliersi importanti soddisfazioni. Con la maglia della Liquigas nel 2007 vince la quinta frazione del Tour de France. Il ciclista piazza il proprio sigillo al Giro d’Italia nella 12ma tappa nel 2010 con la maglia della Katusha.

La lotta contro il Covid di Filippo Pozzato

Filippo Pozzato ha contratto il Covid nei mesi scorsi. Una lotta molto dura ma alla fine l’ex ciclista è riuscito a spuntarla. La guarigione è stata la spinta anche per invitare, attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport, gli italiani a vaccinarsi.

Voglio impegnarmi a essere testimonial per la vaccinazione. Lo ripeto ancora, vaccinatevi” Se l’avessi fatta, non sarei entrato in ospedale. L’altra sera, guardando il derby di Milano, ho apprezzato moltissimo lo striscione che i tifosi milanisti hanno dedicato a medici e infermieri in prima linea contro il Covid. Dobbiamo portare rispetto verso chi lavora tutti i giorni in ospedale: qualcuno di loro ci ha anche rimesso la vita. Non è semplice vedere la gente lavorare così per te, bardata nei camici, che ti segue giorno e notte. Adesso si valuteranno i miei anticorpi e non appena possibile mi vaccinerò“.