Instant Family è un divertente film dal genere commedia del 2018 sotto la direzione di Sean Anders. Ciò che viene narrata è la chiave ironica di una famiglia tradizionale che adotta un bambino e che si ritrova poi a dover gestire un adolescente e i fratelli più piccoli. Ma scopriamo di più.

Instant Family, la trama

La vicenda narra della coppia formata da Ellie e Pete Wagner che dalla vita hanno avuto tutto ciò che desideravano, ma molto spesso derisi e messi in disparte dai familiari perché non hanno figli. Stufi di questa situazione, i due decidono di prendere in considerazione di adottare un bambino e si iscrivono a quei corsi che organizzano appositamente per i genitori adottivi.

Durante uno di questi incontri Karen e Sharon, le due assistenti sociali, li conducono ad un evento in cui sono presenti molti bambini rimasti orfani e che ora sperano solo di trovare una famiglia che li sappia amare. Pete e Ellie decidono di optare per un bimbo piccolo da poter crescere, ma finiscono nella zona in cui si trovano gli adolescenti.

Qui, la donna nota una ragazzina di 15 anni che stava in disparte di nome Lizzy e le dice che nessuno vuole occuparsi di lei in quanto adolescente. Ellie quindi si informa su di lei e scopre che ha altri due fratelli più piccoli, uno di 10 anni e l’altra di 6. Pete e la moglie prendono una decisione molto importante: decidono di adottarli tutti e tre non rendendosi conto che sarà un impegno davvero enorme.

Dopo poco tempo iniziano i veri problemi, soprattutto con la maggiore che tende al rifiuto nei confronti dei genitori adottivi. Anche con i più piccoli non sarà semplice la situazione e la coppia decide di confrontarsi con altri genitori come loro. Riusciranno alla fine a diventare una vera e propria famiglia?

Ellie Wagner è esistita veramente? 

Il film Instant Family si ispira a ciò che ha vissuto veramente il regista in qualità di padre adottivo. Sean Anders, nel 2011, insieme a Beth (sua moglie) decide di adottare un bambino. I due sono già sulla quarantina ed era arrivato il desiderio di avere dei figli. In realtà tutto nasce da una battuta che lui fa a sua moglie chiedendole il perché non adottavano un bambino di 5 anni. Così era come se avessero iniziato cinque anni prima.

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Da lì, la curiosità e la voglia di diventare genirori e avviano quindi il processo di affidamento fino ad arrivare nel 2012, anno in cui riescono ad adottare non uno, ma ben tre bambini: uno di 6 anni, uno di 3 e uno di 18 mesi. Il regista stesso ha ammesso che non è stato per nulla semplice all’inizio, considerato che si è passati da due a cinque in un colpo solo.

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La figura quindi di Ellie Wagner è frutto dell’immaginazione del regista in quanto non è esistita veramente. Ovviamente, rifacendosi al suo vissuto la donna impersona sua moglie e la storia narrata è ciò che hanno passato realmente.

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