Il nome di Don Antonio Mazzi è famoso, ma in tanti non sanno chi sia e soprattutto quello che ha fatto. Lo possiamo definire un personaggio pubblico, perché lo è, ma per cosa?

Una vita dedicata agli altri, nel vero senso della parola. Don Antonio Mazzi ha dato tutto di sé stesso per sostenere i giovani e parlare dei loro problemi. Uno dei primi parrochi a prendere dei provvedimenti per risolvere il problema della tossicodipendenza.

Sono state create molte pellicole e serie televisive dedicata all’opera di Don Antonio Mazzi diventando un personaggio famoso perfino tra le nuove generazioni.

Qual è stata la vita di Don Antonio Mazzi?

Semplicità! Questo è il termine che identifica il carattere e lo stile di vita di Don Antonio Mazzi. Nato nel 1929 a Verona, da giovanissimo ha avuto la vocazione religiosa.

Non si sa nulla della sua infanzia, ma possiamo immaginarla. Ha vissuto anni difficili, in povertà e durante la seconda guerra mondiale. Forse è proprio la crudeltà della guerra e l’attaccamento religioso della povera gente che ha ispirato il suo senso di beneficienza e supporto agli altri.

Nel 1950 si diploma al liceo del Seminario. Consegue una laurea in filosofia e teologia eseguendo degli studi all’Università di Ferrara. Don Antonio Mazzi diventa parroco nel 1956 aderendo al credo religioso dei Poveri Servi della Divina Provvidenza. Molto giovane organizza degli incontri e assistenza per i ragazzi. Infatti diventa il primo parroco a fondare poi il centro giovanile nella parrocchia che aveva in gestione.

In seguito decide di specializzarsi in psicologia a psicopedagogia. Era affascinato dai comportamenti della società e per riuscire a capirli in modo indipendente, ha deciso di fare studi che erano complessi, ma che trattavano una nuova materia la: psicologia.

Cos’è la comunità exodus?

Il nome di Don Antonio Mazzi diventa noto quando decide di fondare la Comunità Exodus. Nata nel 1980 diretta e rivolta al recupero di tossicodipendenti.

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In questo periodo, cioè tra il 1970 e il 1990, l’epoca di storia contemporanea ricordata come gli anni dell’eroina e cocaina, furono innumerevoli i giovani che morivano di overdoce. Gli stupefacenti erano diventati comuni, facili da trovare e di cui non si conoscevano gli effetti. Perfino la legge era impotente poiché non sapeva come comportarsi con questi prodotti. In seguito si inasprirono le pene e condanne legali, ma in quest’anni essa era una moda dannosa totalmente fuori controllo.

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Per riuscire a dare un supporto alle giovani vittime di queste droghe letali, Don Antonio Mazzi decise di fondare la prima Comunità per il recupero per tossicodipendenti.