Sapete chi è Domenico Merlo? È il papà di Michele, ex allievo di Amici 2016 e sarà in studio con Silvia Toffanin a Verissimo, oggi 21 maggio. Sappiamo tutti cosa è accaduto al giovane talento e il papà non si dà ancora pace di quanto è successo. Soprattutto non riesce ad accettare la scomparsa del figlio. Alle telecamere di canale 5 racconterà la tragedia che ha invaso la sua famiglia.

Michele Merlo è stato ucciso da una leucemia fulminante

Tra meno di un mese ci sarà il primo anniversario dalla scomparsa di Michele Merlo, ex allievo di Amici 2016. In realtà, il giovane ragazzo lo conosciamo meglio come Mike Bird e la sua vita è stata stroncata da una leucemia fulminante, diagnosticata forse un po’ tardi.

Ciò che forse quasi tutti non sanno è che il giovane Michele poteva salvarsi, bastava un solo e unico esame del sangue. Il racconto del papà Domenico ha commosso tutti. Ma veramente il giovane talento poteva essere salvato? Scopriamo insieme le parole del papà.

Michele poteva essere salvato. Ecco la dichiarazione del papà 

Il 6 giugno del 2021, Michele Merlo ha perso la vita maniera straziante a causa della leucemia fulminante. Oggi, 21 maggio 2022, da Silvia Toffanin nello studio di Verissimo sarà ospite il papà Domenico che ricorderà ciò che hanno passato. Come ogni genitore, il papà di Michele, non si dà pace per la sua morte. Ma la vera tragedia è che il figlio si poteva salvare.

Racconta infatti che non si aspetta nulla dalla giustizia e non condanna l’errore umano anche se gli è costato molto caro. Purtroppo è consapevole che la sanità del nostro Paese non funziona. Quando l’ex allievo di Amici è venuto a mancare, è stata eseguita un’autopsia sul suo corpo e i medici legali hanno affermato che sarebbe bastato un solo esame specifico per potergli salvare la vita.

La cosa più devastante è che aveva alte percentuali di poter guarire in soli sei mesi e avrebbe potuto vivere la sua vita come ogni ragazzo giovane della sua età. Il papà di Michele è devastato dalla sua perdita e non si dà pace per come sono andate le cose.

Michele Merlo verrà ricordato il 6 giugno 

L’intervista nel salotto di Silvia Toffanin prosegue in un’atmosfera di commozione e quasi disperazione. Domenico ricorda come il suo rapporto con il figlio non sia stato molto espansivo, anzi era molto duro e severo. Ma gli voleva molto bene. Ricorda anche che il figlio preferiva andare dalla mamma quando si voleva confidare, ma è sempre stato pronto a cogliere e ascoltare i consigli anche del papà.

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Insomma, lo descrive come un figlio modello che a causa di un errore o di una negligenza ha perso la vita troppo presto. Il 6 giugno, ad un anno dalla tragedia, è stato organizzato un evento in memoria di Michele e si terrà presso lo stadio del comune di Rosà (Vicenza). Romantico Ribelle è un’associazione nata proprio in onore del ragazzo che amava la vita e ha organizzato una festa a base di giochi e musica, con la collaborazione della Nazionale Cantanti.

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Domenico Merlo conclude l’intervista descrivendo suo figlio Michele come un giovane che amava lo sport e che non ha mai avuto alcun problema di salute. Era un po’ burbero, ma un romantico ribelle, da cui nasce il nome dell’associazione. Pensa che questo mondo non fosse adatto per lui.