Consuelo Mollicone, sorella maggiore di Serena Mollicone, è diventata uno dei volti simbolo della battaglia per ottenere giustizia per l’omicidio della diciottenne di Arce, uccisa brutalmente nel 2001. Ma chi è Consuelo? Qual è la sua storia personale e quale ruolo ha avuto nella lunga e dolorosa vicenda giudiziaria legata alla tragica morte di Serena?

La vita di Consuelo Mollicone

Consuelo è la sorella maggiore di Serena Mollicone, scomparsa il 1° giugno 2001 e ritrovata morta tre giorni dopo. La sua famiglia era già segnata da una tragedia: nel 1997 la madre di Consuelo e Serena era venuta a mancare. Dopo la morte di Serena, il padre Guglielmo Mollicone si è dedicato interamente alla ricerca della verità, un impegno che Consuelo ha portato avanti dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2020.

Consuelo Mollicone non ha figli e vive una vita privata lontana dai riflettori, se non per le occasioni in cui prende parola per ricordare la sorella e per chiedere giustizia. Rimasta senza familiari stretti dopo la perdita di Serena e del padre, è diventata il principale punto di riferimento nella battaglia legale per chiarire la verità sull’omicidio.

La reazione di Consuelo alle assoluzioni

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Il 12 luglio scorso, la Corte d’Assise d’Appello di Roma ha confermato l’assoluzione di Franco Mottola, di sua moglie Anna Maria e del figlio Marco, accusati dell’omicidio di Serena. Una decisione che ha lasciato il caso senza colpevoli e che ha profondamente segnato Consuelo.

All’uscita dall’aula, Consuelo ha dichiarato: «Sono amareggiata, questa non è giustizia». Parole che esprimono il dolore di una sorella che lotta da oltre vent’anni per ottenere risposte. Il suo avvocato, Anthony Iafrate, ha descritto il dramma personale di Consuelo: «Per lei questa è stata una tortura. Attendere una risposta che non arriva, soprattutto per chi non ha più nessuno e non ha nulla».

La missione di Consuelo oggi

Per Consuelo, ottenere giustizia è diventata una missione di vita. Nonostante le sentenze, non si arrende: insieme al resto della famiglia Mollicone, come lo zio Antonio e la cugina Gaia Fraioli, continua a chiedere la verità. L’avvocato Iafrate ha affermato: «La famiglia non si ferma. Non ci fermeremo finché non avremo risposte».