Claudia Koll è stata un’attrice molto conosciuta ma poi ha deciso di cambiare vita. Scopriamo che fine ha fatto e cosa fa oggi.
Claudia Koll: dalla ribalta al cammino spirituale
Nata a Roma il 17 maggio 1965, Claudia Koll si è avvicinata presto al mondo della recitazione, frequentando diversi corsi di teatro dopo il diploma. La sua carriera ha preso il volo quando Tinto Brass l’ha scelta come protagonista per il film “Così fan tutte” nel 1992. Da quel momento, l’attrice ha moltiplicato le sue apparizioni in film e serie televisive, tra cui “Miracolo italiano” del 1994.
Sul palco dell’Ariston e oltre
Il talento e la versatilità di Claudia l’hanno vista anche sul palco dell’Ariston, in veste di co-conduttrice del Festival di Sanremo nel 1995, accanto a Pippo Baudo e Anna Falchi. Successivamente, nel 1997, è stata la protagonista della serie televisiva “Linda e il brigadiere” in onda su Rai 1, recitando al fianco del grande Nino Manfredi.
La conversione e il cambiamento di vita
Un momento di svolta nella vita di Claudia Koll si è verificato nel 2000, quando ha attraversato la Porta Santa durante il Giubileo. Quella esperienza ha segnato l’inizio della sua conversione alla fede cattolica, che ha avuto un impatto profondo sul suo percorso di vita. Le sue dichiarazioni rivelano un cambiamento radicale, come se fosse stata liberata da un “male assoluto” che la opprimeva.
L’impegno nel sociale e il lavoro teatrale
Nonostante il cambiamento di rotta, Claudia ha continuato a lavorare nel teatro, senza mai abbandonare la sua passione per la recitazione. In parallelo, si è dedicata con vigore all’impegno sociale: nel 2005 ha fondato la ONLUS “Le opere del Padre”, con l’intento di supportare persone con difficoltà fisiche e psicologiche. In questo progetto ha trovato il supporto del padre, con cui in passato aveva avuto un rapporto complicato, dimostrando così un’intensa ricostruzione dei legami familiari.
Vita privata e maternità adottiva
Per quanto riguarda la sua vita privata, Claudia Koll attualmente non è sposata e non ha figli naturali. La sua generosità si è manifestata nel corso di una missione umanitaria in Burundi, dove ha adottato un bambino di nome Jean Marie, dimostrando un grande cuore e una dedizione che vanno oltre il lavoro artistico.