Il caso di Serena Mollicone è uno dei più discussi e misteriosi della cronaca nera italiana. Tra le figure che sono emerse durante le indagini figura anche Carmine Belli, un carrozziere di Arce, il quale ha avuto un ruolo significativo nelle indagini sull’omicidio della giovane. Nonostante sia stato processato e successivamente assolto, il suo coinvolgimento ha suscitato molte polemiche. Di seguito, esploreremo la sua storia, il suo legame con l’omicidio e cosa fa oggi.
L’incontro con Serena Mollicone
Carmine Belli ha raccontato di aver visto Serena Mollicone il 1° giugno 2001, poco prima che la ragazza venisse ritrovata senza vita. Secondo quanto dichiarato, si trovava vicino al bar Chioppetelle, in un’area di Arce, quando vide una ragazza e un ragazzo discutere. Belli, che era in auto con un collega, ha affermato: “Il 1 giugno 2001, davanti al bar Chioppetelle, proprio vicino al paletto che indica la fermata del Cotral, vidi una ragazza con un ragazzo. Credo fosse Serena. I due erano rivolti verso la strada, di fianco a me, lui la teneva per un braccio come se lei volesse attraversare la strada ma lui la stesse bloccando.”
Questa testimonianza, che ha fornito un ulteriore elemento nelle indagini, è stata comunque messa in discussione. Belli ha anche cercato di ricordare i dettagli, come l’altezza della coppia, ma alla fine non è stato in grado di confermare se i due fossero della stessa statura. Ha poi aggiunto che il ragazzo in questione aveva i capelli mesciati biondi a spazzola.
La testimonianza di Pierpaolo Tomaselli
Un altro testimone, Pierpaolo Tomaselli, collega di Belli, ha riferito una versione differente degli eventi. Tomaselli ha dichiarato che, in effetti, la data dell’incontro non corrispondeva a quella indicata da Belli, ma piuttosto al 31 maggio 2001, il giorno precedente la scomparsa di Serena. Tomaselli ha confermato che, mentre si trovavano insieme in auto, Belli aveva notato la ragazza piangere e l’aveva commentato con lui. Questo contrasto tra le due versioni ha alimentato ulteriori dubbi sulle dichiarazioni di Belli.
La posizione legale di Carmine Belli
In seguito alla sua testimonianza, Carmine Belli è stato coinvolto nelle indagini e accusato di aver avuto un ruolo nell’omicidio di Serena. Nel 2002, la procura di Cassino lo ha iscritto nel registro degli indagati, ma successivamente il caso è stato archiviato. Dopo essere stato processato in tre gradi di giudizio, Belli è stato assolto da tutte le accuse.
Il coinvolgimento nel processo contro la famiglia Mottola
Belli è stato anche ascoltato nel corso del processo che ha visto imputati i membri della famiglia Mottola, tra cui l’ex comandante della Caserma di Arce, Franco Mottola, e il suo figlio Marco. Questi sono stati accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere in relazione alla morte di Serena Mollicone. Nonostante la testimonianza di Belli, che aveva descritto un ragazzo con caratteristiche fisiche che potevano coincidere con Marco Mottola, le indagini si sono concentrate anche su altre piste. Il processo si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati in primo grado.