Bebe Vio è una delle atlete di punta del movimento paralimpico italiano. Amata e conosciuta non solo per le sue doti sportive ma anche umane.
Nel corso della sua carriera ha conquistato diversi risultati di assoluto prestigio che ne fanno, nonostante la giovane età, una delle atlete paralimpiche più vincenti di sempre.
Tante anche le sue apparizioni televisive. Anche per questo motivo è diventata una vero e proprio simbolo degli sport paralimpici.
Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, conosciuta da tutti come Bebe Vio, è nata a Venezia il 4 marzo del 1997.
All’età di 11 anni viene colpita da una meningite fulminante che le causa un’estesa infezione, con annessa necrosi ad avambracci e gambe, per cui si rende necessaria l’amputazione.
Da quel momento in poi per lei comincerà la seconda vita che le regalerà tantissime soddisfazioni.
Si avvicina nel 2010, quando aveva solo 13 anni, al mondo della scherma. Nel 2012 e nel 2013 la ragazza si aggiudica il primo posto individuale ai campionati italiani di categoria B.
Dopo aver conquistato il torneo di Montreal e quello di Lonato, sale per due volte sul podio in Coppa del Mondo.
Seconda ai campionati mondiali under 17 disputatisi in Polonia, a Varsavia, nel 2014 vince gli Europei sia nel torneo individuale che in quello a squadre, ripetendo il successo l’anno dopo ai Mondiali in Ungheria.
Ottiene la ribalta internazionale alle olimpiadi di Rio De Janeiro dove vince la medaglia d’oro battendo per 15 a 7 in finale una delle favorite, la cinese Jingjing Zhou.
Alle ultime paralimpiadi di Tokyo trionfa nuovamente nel fioretto individuale portando a casa il secondo oro olimpico. Solo dopo il successo Bebe Vio ha raccontato di aver rischiato la vita pochi mesi prima a causa di un’infezione.
La ragazza sarebbe fidanzata con il collega Giorgio Avola. Anche se entrambi sono molto riservati per quanto concerne la loro vita privata.
A dare la notizia è stato il settimanale Oggi che ha pubblicato alcune immagini dei due anche se sulla loro relazione non ci sono ancora conferme ufficiali.
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