Una vicenda tragica quella che è avvenuta nel 1975. Era il 29 settembre, quando due giovani sono state ritrovate nel bagagliaio di un’automobile. L’unica sopravvissuta a quello che era successo è stata Donatella Colasanti, che è morta poi nel 2005, quando aveva 47 anni, per una grave malattia.
Tra i responsabili del massacro del Circeo c’è Angelo Izzo. I complici sono stati individuati in Gianni Guido e in Andrea Ghira. Quest’ultimo era uscito dal carcere proprio nel periodo in cui sono avvenuti questi fatti. Le due ragazze, Maria Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, sono state invitate dai tre per partecipare ad una festa che si sarebbe svolta in una villa a San Felice al Circeo. Maria Rosaria e Donatella conoscevano da poco i tre, ma questi sembrano avere un comportamento elegante e gentile.
La vicenda del massacro del Circeo
Dopo aver accettato l’invito, Donatella e Maria Rosaria salgono sull’auto e arrivano nella villa. In realtà, però, non c’era alcuna festa in questo luogo. Le due hanno qualche dubbio, ma non hanno la possibilità di tornare da sole e i tre le convincono ad entrare nella villa.
Le giovani sono state vittime di una violenza che ha avuto una durata di 36 ore. Maria Rosaria Lopez è morta poi annegata in una vasca. Donatella Colasanti, dopo che hanno tentato di soffocarla, ha perso i sensi, ma non è morta e, proprio per avere la possibilità di salvarsi, finge di essere senza vita.
I tre responsabili del massacro del Circeo mettono quindi i corpi delle due ragazze in un’auto e vanno verso la capitale. Poi si fermano per andare a cenare. Le urla di Donatella Colasanti, che si trovava nel bagagliaio dell’auto, attirano l’attenzione da parte di una guardia giurata, che avvisa le forze dell’ordine.
La pena per i tre responsabili è quella che corrisponde a 30 anni di carcere per Gianni Guido e all’ergastolo per gli altri due, Andrea Ghira e Angelo Izzo. Ghira, però, riesce a fuggire e si reca in Sudamerica, rimanendo lì come latitante fino alla sua scomparsa, nel 1994, sulla quale però sarebbero stati sollevati anche dei dubbi.
Il nuovo delitto
Angelo Izzo, dopo aver trascorso diversi anni in carcere, ha ottenuto la semi-libertà nel 2005. Viene affidato all’opera di una cooperativa che si occupa proprio del recupero. Angelo Izzo, dopo aver conosciuto una famiglia di Ferrazzano, conquista la fiducia di Maria Carmela Maiorano e della figlia. Valentina, che aveva 15 anni. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe sorta anche una relazione proprio tra Angelo Izzo e Maria Carmela Maiorano.
La tensione aumenta nel corso del tempo, tanto che si dice che Izzo abbia avuto un atteggiamento molto duro verso le due donne. Il 28 aprile del 2005, 30 anni dopo il massacro del Circeo, Angelo Izzo ha aggredito Maria Carmela, uccidendola. Poi ha ucciso anche Valentina.
Dopo ha sotterrato i corpi delle due donne, che sono stati ritrovati in seguito. Angelo Izzo è così arrestato ed è stato condannato di nuovo all’ergastolo. Questa sentenza è stata confermata successivamente anche negli altri gradi di giudizio e quindi Izzo deve scontare due ergastoli. Il tribunale di Campobasso ha disposto nel 2013 l’isolamento diurno per un periodo di tre anni.