Nino D’Angelo è una delle icone più importanti della televisione italiana. Da qualche tempo però è sparito e si sta godendo il meritato riposo, anche se ha dovuto lasciare la sua amata Napoli. Vediamo che fine ha fatto il grande cantautore italiano.

Chi è Nino D’Angelo?

Nino D’Angelo, all’anagrafe Gaetano D’Angelo, nasce a Napoli ed è il primo di sei fratelli. Il giorno del suo compleanno è il 21 giugno ed è classe 1957. Suo papà Antonio era un operaio mentre sua mamma Emilia era una casalinga. La sua infanzia non è stata per niente semplice a causa delle condizioni economiche poco stabili.

Lascia infatti la scuola molto presto e svolge i lavori più umili. Inizia però a cantare perché era la sua passione da piccolo e già nel 1976 raggiunge un successo incredibile. Stiamo parlando a livello regionale, ma comunque pubblica il suo primo 45 giri. Nel 1981 riesce a raggiungere il grande schermo e reciterà nel film Celebrità accanto a Regina Bianchi.

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Tra il 1982 e il 1983 pubblica il suo primo album e da questo momento la sua carriera sarà sempre in discesa. Le cose cominciano a cambiare nel 1990 quando Nino perde entrambi i genitori e attraversa un brutto periodo di depressione. Dopo aver smesso di cantare ha tentato anche il suicidio, ma per fortuna non ci è riuscito e ha cambiato totalmente il suo look.

Per quanto riguarda la sua vita privata sappiamo che nel 1979 ha sposato Annamaria Gallo che ha conosciuto quando erano ancora ragazzini. Lei infatti aveva 12 anni e lui 17. Insieme hanno avuto due figli: Antonio e Vincenzo.

Che fine ha fatto Nino D’Angelo?

Dopo tutto quello che ha passato Nino D’Angelo ha deciso di allontanarsi un po’ dal mondo dello spettacolo. Inoltre, ha trascorso un brutto periodo quando viveva a Napoli. La camorra lo aveva preso di mira e lo ha costretto a fuggire. Durante un’intervista aveva raccontato di una notte di terrore in cui ha preso i figli e la moglie ed è scappato a Roma.

La camorra lo aveva preso di mira visto il successo che stava avendo e una notte avevano cominciato a sparare contro casa sua. Un proiettile aveva raggiunto la camera del figlio e dal quel momento ha deciso che era arrivato il momento di mettersi in salvo. Lui e la sua famiglia. Quando è tornato nel suo quartiere lo aveva trovato esattamente come lo aveva lasciato e guardare gli occhi delle persone rimaste gli aveva portato molta malinconia.