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Cetara, al Tg1 la filiera della colatura dai pescatori alla tavola

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Le telecamere del Tg1 a Cetara per illuminare l’arte della pesca in Costiera Amalfitana. La giornalista Alessandra Barone a caccia dei segreti dell’iconica colatura, infuso prezioso che da secoli impreziosisce la tradizione culturale del borgo marinaro. Le parole di Lucia Di Mauro, presidentessa dell’Associazione Colatura di Alici Dop di Cetara.

C’è un turismo che non ha bisogno di ribalta o grandi numeri. È lento, ricco e leggendario. Parliamo dell’enogastronomia, che dal mare alla montagna costituisce il bene delle comunità che amano i borghi senza gli affanni dei flussi.

Ne è un esempio Cetara, piccolo borgo di pescatori ed unicum nel panorama costiero per aver mantenut0 l’antica tradizione di un mestiere le cui origini si perdono nella notte dei tempi.

La giornalista del Tg1 Alessandra Barone ha intervistato gli attori dell’intera filiera partendo dai pescatori agli chef. Un viaggio dei sapori con gli orizzonti del piacere.

La colatura nacque nel ‘700. Quando i pescatori, infatti, raccoglievano tanto pesce, regalavano un cassettino ai monaci. Questi lo salavano e mettevano nel terzigno, mangiando in un secondo momento e sfilettando con pane e verdure. Con l’arrivo della pasta l’elisir ha acquisito nuova vita.

La particolarità delle alici è data dalla salinità del golfo di Salerno. Tra le diverse fasi, come raccontato dall’artigiano Giulio Giordano, c’è la scapezzatura, quando viene rimossa la testa dell’alice.

Poi la ‘nzusatura, quando il pesce resta col sale per 24 ore nei terzigni, questi recipienti di legno.

Infine, la salatura, momento in cui le alici vengono lavorate a strati e il terzigno viene portato nei caveau. Dopo tre anni di maturazione si lavora un foro nella parte inferiore del recipiente e, a goccia a goccia, la colatura prende vita.

Il viaggio arriva così al Convento, la dimora della famiglia Torrente che con l’iconico spaghetto con la colatura mette d’accordo tutti.

Cetara è l’unico borgo della Costiera dove viene ancora praticata la pesca“, afferma Lucia Di Mauro, presidentessa e ambasciatrice della colatura di alici Dop. Un viaggio tra profumi e sapori antichi che qui, nel borgo di mare, si mescolano alla leggenda.

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