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Cetara, via libera alla modifica del Put dalla Regione. Associazioni ricorrono al Tar

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Si è raggiunto il quorum consiliare. La giunta regionale ha deliberato sul progetto definitivo dei nuovi alloggi per l’edilizia residenziale e sociale a Cetara. Le associazioni faranno ricorso al Tar. Gli alloggi sorgeranno a valle nel borgo marinaro. I dettagli e gli sviluppi.

Con 22 voti a favore e 5 contrari del Movimento 5 stelle – il centro destra ha abbandonato l’aula – la giunta regionale ha dato parere favorevole sulla modifica al Put. Il prossimo passo sarà la modifica al Puc da parte del consiglio comunale di Cetara. Dalla variante paesaggistica si apre il percorso di adeguamento del piano urbanistico comunale che beneficerà di questa nuova “finestra sulla planimetria”.

Le associazioni Legambiente, Italia Nostra e Wwf, nei giorni scorsi, hanno fatto appello alla giunta per rinviare il parere in merito alla modifica del Put. Leggi qui l’approfondimento. Anche il Club Unesco Costa d’Amalfi sta seguendo l’iter. Ora, arrivato il parere favorevole da Palazzo Santa Lucia, le associazioni ricorreranno al Tribunale Amministrativo della Regione.

Dopo il 1987 furono messi freni alla cementificazione in Costiera Amalfitana. La nascita del Put ha disciplinato l’uso del territorio in termini di tutela del paesaggio. L’unica deroga al Put riguardava l’edilizia pubblica ma non quella residenziale, oggetto del contendere a Cetara.

IL FATTO – A Cetara si discute in merito alle nuove case di edilizia residenziale che saranno costruite da una cooperativa. I nuovi alloggi – trenta nelle previsioni – domineranno dall’alto il Borgo Marinaro. Il progetto definitivo è stato approvato dalla Regione Campania nelle settimane di febbraio.

GLI ALLOGGI – Verranno realizzati in un’area esente dal rischio idrogeologico ma non da vincolo paesaggistico. Il progetto definitivo per la realizzazione è stato approvato dopo un lungo iter. Gli immobili verranno articolati in più corpi di fabbrica di dimensioni, forme e altezze diverse, separati da giardini pertinenziali, spazi aperti, sistemi di scale e percorsi di collegamento, un viale pedonale, una strada carrabile, posti auto e aree sistemate a verde.

IL PROGETTO ORIGINARIO – Prevedeva la realizzazione in un’area diverse che, negli anni ’80, non era considerata a rischio. Ma che, a distanza di trent’anni, è stata classificata come R3 e R4. In gergo, ad alto rischio, come gran parte della fragile costa che abbraccia a nord la provincia di Salerno.

Tre anni fa il sindaco di Cetara Fortunato Della Monica interrogò l’autorità di bacino per non perdere il progetto e spostare l’edificazione dei fabbricati in una zona diversa. L’area dell’intervento in variante interessa per quasi 6mila mq l’ambito definito come Zona Territoriale 1a.

Gli spazi sono destinati alle cooperative tramite un bando pubblico che verrà stilato nei prossimi mesi. Gli alloggi dovranno essere assegnati nel rispetto della disciplina regionale e in ordine ai requisiti obbligatori e ai criteri per la scelta dei beneficiari.

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