Non meno di quindici euro per una cassetta di 7 kg di alici da destinare alla produzione della colatura di alici di Cetara Dop. E’ il prezzo minimo sancito dai pescatori. L’accordo tra il sistema delle maestranze interessate al settore. Presente il sindaco Della Monica.

Nuovo traguardo per la marineria di Cetara e per la piccola pesca costiera del basso Tirreno. I pescatori Giovanni Ferrigno, Domenico Sperandeo, Pier Paolo Ferrigno, Domenico Giordano e Roberto Landi – unici a poter vendere ai trasformatori che hanno aderito al sistema di certificazione della denominazione di origine protetta – hanno raggiunto un accordo, circoscrivendo un prezzo minimo per il pescato. Questo sarà destinato esclusivamente (e qui la novità essenziale) alla produzione di uno dei prodotti di eccellenza campani, la Colatura di Alici di Cetara Dop.

A coadiuvare i lavori il sindaco di Cetara – nonché Presidente del Flag – Fortunato Della Monica, in compagnia dell’assessore all’ambiente Marco Marano, al professore ordinario presso l’Università Federico II Vincenzo Peretti e al direttore del Flag Gennaro Fiume. Questi, insieme ai cinque pescatori, hanno definito le nuove linee guida sul pescato, sulla sostenibilità e sulla rilevanza della produzione del liquido ambrato cetarese.

«II tema dell’incontro, tra le altre cose, era relativo anche al ruolo del pescatore quale attore principale della filiera produttiva. Ciò che si è ritenuto corretto attuare riguarda il provvedimento da adoperare per le varie spese che questi pescatori dovevano e dovranno fronteggiare per essere coerenti al disciplinare. Dal carburante alle difficoltà dovute alle condizioni meteomarine, andando a calmierare il prezzo affinché non ci sia concorrenza sleale, ma sinergia per un fine comune», chiarisce Della Monica.

Presso la sala Mario Benincasa del borgo cetarese, infatti, i pescatori presenti hanno firmato un “documento storico”. «Questa firma sigla un patto già esistente tra la piccola pesca e i produttori della Colatura di Alici DOP di Cetara. Definire il disciplinare è stato il primo passo, ma garantire un prezzo minimo per il prezioso pescato all’unanimità e dunque mettere d’accordo diversi pescatori, è un atto fondamentale e da non sottovalutare. Un processo che permetterà di sostenere i pescatori, motore trainante del processo produttivo, e la produzione della denominazione», chiosa il Sindaco.

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